Salute: Riccardi, protonterapia Cro a supporto anche sanità nazionale
Aviano (Pn), 9 mar - "La protonterapia ad Aviano ora è un dato
acquisito grazie ad una battaglia non scontata che abbiamo
compiuto e che avrà riflessi positivi non solo per questo
territorio ma per la ricerca e la cura anche fuori dai confini
regionali. Ora l'obiettivo deve essere quello di raccontare alla
gente ciò che va bene e che viene compiuto all'interno di questo
centro, affinchè le cose possano funzionare sempre meglio".
Lo ha detto il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi
partecipando quest'oggi al campus del Centro di rifermento
oncologico di Aviano al convegno dedicato agli aspetti innovativi
nella gestione multidisciplinare del carcinoma squamoso
dell'orofaringe. Il congresso è stata un'occasione di confronto
tra specialisti che si occupano di questa patologia per
promuovere il dibattito sulle ultime evidenze scientifiche e
proporre possibili nuovi progetti di ricerca.
Nel suo intervento, il vicegoverantore ha posto in evidenza la
scelta compiuta dalla Regione, che ha deciso di dotare il Centro
di riferimento oncologico di Aviano del macchinario dedicato alla
protonterapia. "Compito della classe medica - ha detto Riccardi -
deve essere quello di studiare, ricercare e confrontarsi per far
crescere la scienza al fine di curare meglio le persone. La
politica, dal canto suo, deve mettere i ricercatori nelle
condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro con macchinari
e risorse adeguate. Per questo motivo abbiamo ascoltato le
richieste provenienti dal mondo scientifico suffragate
dall'autorevolezza dei dati sottoposti alla nostra attenzione.
Sulla base di ciò, abbiamo compiuto una battaglia non scontata
affinchè il Cro si potesse dotare della protonterapia, che ora è
una realtà per questa struttura".
Il vicegovernatore ha poi spiegato che la nuova dotazione
tecnologica permetterà alla struttura avianese di compiere un
altro salto di qualità nell'ambito della ricerca e cura a livello
internazionale. "Continueremo a batterci - ha detto Riccardi -
per far capire allo Stato che questo investimento non è tarato a
livello regionale ma che anzi gli studi, le ricerche e la cura
compiuti al Cro avranno ripercussioni positive sull'intero
sistema sanitario nazionale e oltre confine. La nostra scelta è
stata compiuta tenendo conto delle professionalità presenti
nell'istituto, della specialità della nostra regione e dei conti
in ordine che la sanità del Friuli Venezia Giulia ha sempre
espresso nel corso degli anni".
Infine Riccardi ha rivolto un appello ai medici presenti in sala.
"Dobbiamo avere la forza - ha detto il vicegovernatore - di
raccontare le cose positive che il Cro ha compiuto e sta
continuando a mettere in atto. Se le testimonianze vengono dai
medici o dai pazienti curati in questa struttura, allora
diventerà ancora più semplice raggiungere l'obiettivo che ci
siamo prefissati. Ossia far sapere quanto di buono le strutture
regionali sono in grado di compiere per migliorare la vita di
tutti noi".
ARC/AL/ppd
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