Att. Produttive: Bini, ulteriori 2,1 mln per Pmi femminili
Approvato il riparto su base provinciale di nuove risorse, il cui
totale sale a 3,2mln Udine, 15 mar - La Giunta regionale, su proposta
dell'assessore alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio
Bini, ha stabilito il riparto di nuove risorse, pari a 2,1
milioni di euro, destinate alla concessione di contributi a fondo
perduto in conto capitale a sostegno di progetti di imprenditoria
femminile. "Con l'assegnazione di questi fondi, la dotazione complessiva del
bando, aperto il 13 febbraio e concluso il 13 marzo scorso,
ammonterà a complessivi 3,2 milioni di euro - ha spiegato Bini
-. Grazie all'incremento delle risorse, almeno oltre il 55% dei
contributi finora richiesti potrà essere soddisfatto. Si tratta,
infatti, di un bando che ha riscosso molto successo; basti
pensare che già dieci giorni prima della chiusura del canale
contributivo le domande presentate avevano superato quota 300.
Alla luce dell'andamento delle istruttorie, valuteremo
l'opportunità di stanziare ulteriori risorse in assestamento per
lo scorrimento delle domande". Nel dettaglio, il riparto delle nuove risorse viene effettuato in
proporzione alla distribuzione provinciale del numero delle
imprese attive iscritte nell'apposito Registro al 31 dicembre
2023 pari a 86.848 (23.022 a Pn, 41.531 a Ud, 8.440 a Go e 13.855
a Ts). La delibera odierna stabilisce in questo modo la
distribuzione delle risorse: 556.676,03 a Pordenone, 1.040.226,93
a Udine, 204.080,69 a Gorizia e 335.016,35 a Trieste. "Se consideriamo anche l'analogo bando licenziato nella passata
legislatura - ha proseguito Bini - questa Amministrazione
regionale ha stanziato complessivamente per l'imprenditoria
femminile 9,1 milioni di euro. Grazie anche alla virtuosa
alleanza con il tessuto produttivo, il Friuli Venezia Giulia
conta non solo una quota percentuale di imprese femminili sul
totale pari al 22,4%, superiore alla media italiana e del
Nordest, ma anche un tasso di occupazione femminile in crescita e
ben al di sopra della media nazionale. Dati incoraggianti, che ci
spingono a proseguire sulla strada tracciata". Potevano beneficiare del sostegno, che viene concesso a
sportello, le Pmi femminili che in uno dei quattro territori
provinciali sono impegnate in spese per investimenti, come
l'acquisto di macchinari, attrezzature e arredi, e anche quelle
per la costituzione, in spese di primo impianto, come
l'adeguamento dei locali, e per l'accesso al microcredito.
L'intensità del contributo è pari al 50% della spesa ammissibile
e l'importo del contributo è compreso tra un minimo di 2.500 euro
ed un massimo di 30.000 euro. "Resta confermata - ha sottolineato Bini - la riserva speciale di
500 mila euro per la concessione di contributi a favore di
progetti di imprenditoria femminile realizzati da imprese con
sede legale o unità operativa situata in un "piccolo comune",
ovvero le realtà amministrative con una popolazione residente non
superiore a 5.000 abitanti e le frazioni di comuni con una
popolazione non superiore a 15.000 abitanti".
ARC/LP/al
Att. Produttive: Bini, ulteriori 2,1 mln per Pmi femminili