L'assessore: nel 2022 ricadute sull'economia per oltre 2 mln di
euro
Trieste, 12 set - "La scelta da parte della Regione di aver
puntato sulla "meeting industry" e sul turismo congressuale,
individuando Trieste come hub regionale del comparto
congressuale, sta portando risultati davvero interessanti sia
sulle presenze che sul fronte delle ricadute sul vasto indotto
che il settore genera in Friuli Venezia Giulia. Un congressista
spende in media dai 500 ai 600 euro al giorno sul territorio, un
importante contributo all'economia regionale con una ricaduta
quantificata, nel 2022, in circa due milioni di euro, comprese
migliaia di notti di pernottamento nelle numerose strutture
ricettive, in particolare di Trieste".
Lo ha affermato questa sera l'assessore regionale alle Attività
produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, intervenendo - nella
sede del Trieste Convention Centre in viale Miramare a Trieste -
all'evento di presentazione dei dati Oice (Osservatorio italiano
congressi ed eventi) relativi al 2022. Il convegno è stato
promosso da Federcongressi, la Federazione italiana delle
associazioni della meeting&incentive industry, di cui anche
PromoTurismoFvg è socio con l'obiettivo di creare rapporti
stabili con le altre destinazioni nazionali.
"Negli ultimi anni - ha sottolineato l'assessore - il nuovo
centro congressi di Trieste fa da traino all'intero comparto. Un
hub importante che ha notevolmente aumentato le potenzialità e la
possibilità di ospitare congressi di alto livello e di grandi
dimensioni, sia nazionali che internazionali. Ora puntiamo a
sviluppare il settore congressuale in tutta la regione, che
presenta ampie potenzialità, potendo contare anche su dimore
storiche e sedi suggestive".
Da alcuni dati della ricerca, realizzata da Federcongressi con
l'Università Cattolica di Milano e illustrata all'evento, emerge
che in Friuli Venezia Giulia ci sono 129 sedi congressuali (in
particolare alberghi, ma anche sedi istituzionali, teatri e
dimore storiche). Tra queste, i maggiori centri possono ospitare
eventi di diversa dimensione e tipologia. Nel 2022 gli eventi
organizzati in regione sono stati 4.146, oltre 260 mila i
partecipanti, 5.537 sono state le giornate congressuali e oltre
360 mila le presenze complessive.
Nel 2022 gli eventi e i congressi hanno generato il 5,2% delle
presenze negli alberghi del Friuli Venezia Giulia, un dato che
cresce al 9,6% se riferito alla sola città di Trieste. Si tratta
di eventi per lo più organizzati da associazioni, a seguire da
imprese e istituzioni. Circa il 60% dei congressi ha carattere
locale, una percentuale inferiore ha respiro nazionale e il 10%
degli eventi è di livello internazionale.
"Dati e numeri decisamente confortanti - ha osservato Bini - che
lasciano spazio ad ampie prospettive di sviluppo e crescita,
anche oltre alla già forte attrattività garantita dalle
università e dai centri di ricerca regionali".
"E' in fase di aggiornamento - ha annunciato l'assessore - la
legge regionale per i contributi legati ai congressi ed è
intenzione dell'Amministrazione regionale migliorare le misure di
supporto agli organizzatori. Gli strumenti esistono già, la
nostra intenzione è aumentare il fondo per incentivare le
attività congressuali in modo da rendere la regione ancora più
competitiva rispetto ad altre destinazioni nazionali".
"Gli obiettivi che vogliamo raggiungere - ha concluso l'esponente
della Giunta regionale - oltre ad aumentare il numero dei grandi
eventi e le presenze congressuali, sono quelli della
destagionalizzazione della destinazione aumentando gli eventi
nell'intero arco dell'anno, e della creazioni di ancora maggiori
opportunità per i congressisti di poter visitare altre località
della regione"
ARC/LIS/gg
La platea all'evento di presentazione dei dati dell'Osservatorio italiano congressi ed eventi al quale ha partecipato l'assessore Bin
L'assessore regionale Sergio Emidio Bini nel suo intervento al Trieste Convention Centre per la presentazione dei dati del settore della meeting industry