I nuovi distretti del commercio saranno presentati l'8 giugno
Udine, 24 mag - "Il Friuli Venezia Giulia si dimostra una
regione in salute dal punto di vista economico e imprenditoriale.
Il numero delle imprese del terziario cresce, in controtendenza
rispetto al dato nazionale, e lo strumento dei Confidi si
conferma strategico per favorire l'accesso al credito e
accelerare sugli investimenti".
È il commento dell'assessore regionale alle Attività produttive e
turismo Sergio Emidio Bini ai dati raccolti dall'Osservatorio
Fvg-Format Research che ha svolto un'indagine tra le imprese del
terziario, illustrata oggi a Udine dal direttore scientifico
della società di ricerca Pierluigi Ascani con il presidente
regionale di Confcommercio Giovanni Da Pozzo.
"L'aumento dell'indice di fiducia degli imprenditori per
l'andamento economico e per il futuro delle proprie attività è un
attestato del gran lavoro fatto dalla Regione in collaborazione
con le associazioni di categoria in questi anni. Nella precedente
legislatura abbiamo messo a disposizione del terziario mezzo
miliardo di euro per superare la crisi", ha detto Bini,
ricordando poi "la centralità della norma SviluppoImpresa e della
riforma del credito agevolato, con l'importanza restituita
proprio ai Confidi regionali".
Bini ha quindi annunciato che il prossimo 8 giugno si terrà a
Udine l'evento di presentazione dei neo costituiti Distretti del
commercio: "Si è da poco chiuso il bando con un'adesione di circa
il 60% dei Comuni della Regione. Le progettualità presentate sono
molto interessanti e a ciascuna si cercherà di dare risposta,
potendo contare su una dotazione iniziale di 6 milioni di euro
già stanziata dalla Regione per supportare i distretti".
Inoltre, l'Assessore ha ribadito l'impegno a portare avanti,
entro questa legislatura, la riforma organica della legge
regionale sul commercio.
I dati salienti dell'Osservatorio riguardano la crescita delle
aziende e dei loro ricavi, l'accesso al credito, il ricorso allo
strumento dei Confidi, la ricerca di personale. Secondo Ascani,
il modello vincente dell'economia regionale dipende proprio dalla
capacità del Friuli Venezia Giulia di fare rete e di avere
sistemi collettivi che uniscono istituzioni e imprese.
In Friuli Venezia Giulia il saldo tra nuove imprese nate e
imprese cessate del terziario è positivo (+36%), dato in
controtendenza rispetto a quello nazionale, in un contesto in cui
il settore copre il 68% del totale delle imprese extra-agricole e
con il turismo che traina l'economia della regione.
La carenza di personale resta una delle principali criticità
segnalate dalle imprese, assieme all'inflazione, anche perché
l'aumento dei costi delle forniture non viene completamente
riversato sul prezzo al consumatore per non contrarre la domanda.
Anche il credito "costa" molto di più rispetto al passato e per
questo è diminuita la percentuale di imprese che ne hanno fatto
richiesta nei primi tre mesi dell'anno, così come quella di chi
riceve interamente il credito di cui ha bisogno.
In risposta a questo fenomeno, risulta molto utile e apprezzato
lo strumento dei Confidi, che semplifica i rapporti con le
banche. Il 61,2% delle imprese del terziario del Fvg è a
conoscenza dello strumento del Confidi e quasi il 30% di queste
ha avuto occasione di utilizzarlo almeno una volta in passato. La
maggior delle imprese afferma che senza il Confidi non avrebbe
fatto gli investimenti in programma. Dopo aver utilizzato il
Confidi, oltre l'80% delle imprese si è detta "abbastanza" o
"molto" soddisfatta delle strumento rispetto alle aspettative.
Pensando ai prossimi due anni, nel caso in cui non potessero
beneficiare del Confidi, più della metà delle imprese (54,5%) non
investirebbe.
"Il Friuli Venezia Giulia - ha concluso l'assessore Bini - grazie
alla legge SviluppoImpresa è stato precursore dei tempi. Abbiamo
riformato gli strumenti del credito agevolato con largo anticipo,
potendo ora garantire condizioni per i prestiti molto
vantaggiose, che ci rendono un unicum in Italia. Tra questi
strumenti, i Confidi rivestono un ruolo fondamentale. Riprova ne
è il fatto che nella scorsa legislatura hanno potuto contare su
risorse importanti (di cui 5 milioni solo nel 2022) e che con la
nuova programmazione comunitaria si vedranno assegnati 14 milioni
di euro. Agevolando l'accesso al credito sosteniamo le aziende
nella crescita, non a caso oltre un'impresa su quattro (26%) di
quelle che fanno richiesta chiede credito proprio per
investimenti".
L'Osservatorio viene realizzato trimestralmente da Confcommercio
Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Format Research. I
risultati sono presentati sia a livello regionale, sia segmentati
analiticamente per provincia: Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine.
L'indagine trimestrale è basata su un campione di 1.536 imprese
statisticamente rappresentativo dell'universo del terziario della
regione.
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini