Pordenone, 5 mag - "Quella dei distretti del commercio è una
misura innovativa per il Friuli Venezia Giulia, il cui obiettivo
è di rivitalizzare i centri storici e il commercio locale,
presidio importante per le comunità non solo dal punto di vista
economico, ma anche sociale".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio
Emidio Bini in municipio a Gemona durante la cerimonia di
sottoscrizione dell'accordo di partenariato del distretto del
commercio "Buy in Sportland", che vede insieme 12 Comuni e 3
associazioni di categoria, coinvolgendo un territorio dove
operano quasi 700 attività di vendita. La progettualità del
distretto, che ha lo scopo di sostenere il commercio in un'area a
forte vocazione turistica e sportiva, prevede interventi per
incentivare la banda larga, la riqualificazione dell'arredo e del
verde urbano, il marketing territoriale, il turismo
enogastronomico e il cicloturismo.
"I distretti del commercio - ha ricordato l'esponente
dell'Esecutivo - sono frutto di un puntuale percorso di dialogo e
confronto con i Comuni e le associazioni di categoria, partito
sulla stregua dell'esempio della Lombardia, che sul tema è
sicuramente un'apripista. Dal canto nostro abbiamo dato vita a
uno specifico bando rivolto ai Comuni, con una dotazione iniziale
di 6 milioni di euro, che chiuderà il 12 maggio e che ha già
fatto registrare una risposta importante. Ne sono una
dimostrazione i 23 progetti fino a ora pervenuti, nei quali sono
coinvolti ben 133 amministrazioni comunali di tutto il Friuli
Venezia Giulia. L'intento è quello di rivitalizzare i centri
storici, incentivando le imprese giovanili e la nascita di nuove
attività, che puntino sull'unicità e sulle peculiarità del
territorio, con un commercio specializzato che non si ponga in
concorrenza, ma che sia complementare all'offerta della grande
distribuzione".
"Per fare questo - ha aggiunto Bini - è necessario dare risalto
alle eccellenze artigiane locali, ritornando a pensare alla
dimensione della bottega, punto di riferimento indispensabile per
la socialità dei centri storici. Per vincere questa sfida, è
importante fare sistema, con una virtuosa alleanza tra pubblico e
privato. Per questo un ringraziamento va al Comune capofila,
Gemona del Friuli, e a tutte le altre 11 amministrazioni locali
che hanno aderito al progetto, così come alle associazioni di
categoria, sempre pronte a mettersi al servizio della crescita
del territorio".
Il distretto del commercio Buy in Sportland comprende le
amministrazioni comunali di Gemona del Friuli (Comune Capofila),
Artegna, Bordano, Buja, Forgaria nel Friuli, Magnano in Riviera,
Montenars, Nimis, Osoppo, Tarcento, Trasaghis, Venzone, oltre
alla Camera di commercio di Pordenone-Udine, Confcommercio
Imprese per l'Italia - Udine e Confcooperative Alpe Adria.
"Con i distretti del commercio, la Regione - ha concluso
l'assessore - vuole dare sostegno e attenzione a progetti che
siano il frutto della condivisione tra Comuni e associazioni di
categoria, con lo scopo di far crescere il commercio e i servizi
turistici sul territorio".
ARC/AL/ma
I sindaci in rappresentanza del territorio coinvolto nel progetto "Buy in Sportland"
L'intervento dell'assessore regionale alle Attività Produttive Sergio Emidio Bini durante l'incontro svoltosi in Municipio a Gemona