Udine, 21 gen - "La Giunta regionale intende formalizzare un
Accordo di programma con i due ministeri dello Sviluppo economico
e della Transizione ecologica finalizzato al recupero delle aree
inquinate inserite nel Sito di interesse nazionale ex Caffaro per
giungere alla loro definitiva riconversione industriale in chiave
sostenibile".
Lo ha annunciato l'assessore regionale alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini riferendo i contenuti di una delibera
approvata oggi dalla Giunta, su proposta concertata assieme
all'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente e energia Fabio
Scoccimarro.
"I contenuti dell'Accordo, in base alla normativa ambientale,
consentiranno di superare definitivamente la fase commissariale,
come stiamo facendo per l'area industriale dell'Aussa-Corno, e
ridare al sito di Torviscosa la vocazione produttiva di valenza
nazionale che ha sempre avuto" ha sottolineato Bini.
L'accordo consentirebbe la reindustrializzazione delle aree,
l'eventuale acquisizione da parte del Consorzio Cosef, in
continuità con le aree dell'Aussa-Corno, ed il conseguente
superamento del Commissario straordinario. "Altresì - ha rilevato
Bini - sarà di importanza primaria il coinvolgimento, fin dalle
fasi inziali, anche del Comune di Torviscosa, considerata la
rilevanza dell'iniziativa su aree del territorio comunale".
L'assessore ha già raccolto un significativo interessamento da
parte di diversi soggetti imprenditoriali interessati ad
insediamenti "verdi" in grado di intercettare gli obiettivi di
efficientamento energetico e di sostenibilità ambientale previsti
dal Pnrr. Progettualità che potrebbero coinvolgere più impianti
locali con la collaborazione tra imprese del territorio, tanto
quelle già insediate quanto quelle che intendono insediarsi.
L'Accordo di programma proposto oggi, andrebbe a rafforzare uno
degli obiettivi operativi inclusi nell'Accordo d'Intesa stipulato
a dicembre 2016 tra il Ministero dell'Ambiente, il Ministero
dello Sviluppo economico, la Regione, il Comune di Torviscosa e
Caffaro in amministrazione straordinaria, "Per il risanamento
ambientale e la riqualificazione industriale delle aree Caffaro
di Torviscosa ricadenti nel sito di interesse nazionale di Laguna
di Grado e Marano".
La vicenda del Sin di Torviscosa nasce nel 2001 con
l'individuazione della laguna di Grado e di Marano in Sito di
interesse nazionale soggetto a bonifica, con decreto del
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il Sito venne perimetrato con decreto ministeriale nel febbraio
2003, includendo sia parte della Laguna sia aree in terra ferma.
Successivamente, con due decreti ministeriali del 2012 e del
2017, la perimetrazione fu ridotta e il Sin rinominato "Caffaro
di Torviscosa". Rispetto all'originaria estensione, attualmente
il Sin coincide sostanzialmente con le aree a terra, nel Comune
di Torviscosa, ricadenti nella titolarità del Gruppo Snia-Caffaro
in amministrazione straordinaria dal 2009. La vicenda interseca
quella del Consorzio di sviluppo industriale dell'Aussa Corno,
che ha visto dapprima, nel 2015, lo scioglimento degli organi
consortili ancora operativi e, quindi, la nomina, a seguito della
messa in liquidazione coatta amministrativa, del Commissario
liquidatore.
"Anche sulla gestione commissariale dell'Aussa Corno stiamo
andando verso un epilogo positivo e a breve conto di poter
superare questa vicenda restituendo l'intera area alla normale
operatività" ha concluso Bini.
ARC/SSA/al