La Giunta Regionale


05.04.2024 13:14

Sicurezza: Roberti, fondi e formazione per combattere violenza genere

Oggi a Udine un seminario professionalizzante per polizia locale, assistenti sociali e operatori degli enti locali
Udine, 5 apr - "La violenza di genere è purtroppo un fenomeno diffuso, dalle tante sfaccettature, a cui spesso diamo attenzione mediatica soltanto quando i fatti di cronaca, per la loro gravità ed efferatezza, vengono resi noti attraverso le prime pagine dei giornali. Dietro a questi accadimenti, però, ci sono tante, troppe, storie di violenze verbali, umiliazioni e vessazioni fisiche, che rimangono chiuse entro le mura domestiche. Vicende che, molte volte, quando arrivano alle forze di polizia, non suscitano clamore mediatico, sorde nella loro drammaticità".
Sono le parole dell'assessore alla Sicurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, che quest'oggi ha preso parte al seminario "Violenza di genere. Come rafforzare il ruolo delle polizie locali nell'attività di prevenzione e contrasto", un momento di confronto e di formazione che si è tenuto nell'auditorium "Antonio Comelli", nella sede di Udine della Regione, al quale hanno preso parte, come relatori, esperti e rappresentanti di enti ed istituzioni.
Il seminario, promosso dalla Scuola per la Polizia locale del Friuli Venezia Giulia, ha preso in esame il fenomeno della violenza di genere in Italia e in Friuli Venezia Giulia; sono state portate all'attenzione dei partecipanti numerose esperienze virtuose portate avanti nella nostra regione ed è stata data a voce anche ai collaboratori del centro antiviolenza di Trieste aderente alla rete "D.i.Re". Il momento di confronto ha visto la partecipazione di personale della polizia locale e delle altre forze di polizia, di assistenti sociali e di altri operatori degli enti locali.
"In questi anni abbiamo spinto le nostre linee contributive su progettualità di prevenzione al fine di far emergere il sommerso e per fare in modo che chi è vittima sappia che può essere aiutata, che non è sola - ha ricordato Roberti -. Adesso ci apprestiamo a fare ancora di più con il prossimo Programma sicurezza che verrà varato tra qualche settimana e che vedrà una voce specifica per la realizzazione di stanze d'ascolto protette e nuclei specialistici di supporto".
"In questo itinerario che tutti assieme vogliamo percorrere, la giornata di oggi è una tappa importante: rappresenta infatti un momento di formazione professionalizzante assolutamente necessario, rivolto a quei soggetti - polizie locali e assistenti sociali - che per loro natura hanno un legame strettissimo con il territorio e possono, pertanto, prima di altri, intercettare i segnali di una violenza che si sta consumando tra le mura di una casa di una grande città o di un piccolo paese, celata dietro un legame affettivo che tale non è, e che ha bisogno di personale preparato e presente per poter essere fermata". ARC/PT/pph