Salute: Riccardi, grazie a sentenza Consulta più risorse a personale
L'assessore ha risposto in Consiglio a un'interrogazione sul tema
Trieste, 26 mar - "Grazie alla sentenza della Corte
costituzionale abbiamo sanato una vicenda che andava avanti da
anni, cioè la commistione contributiva diversa tra i nostri
professionisti della sanità. Questa è stata una battaglia non
semplice e che non è ancora conclusa, intanto la perequazione con
l'evoluzione delle Risorse aggiuntive regionali (Rar) mi consente
di dire che la media fondo pro capite iniziale di chi lavorava
nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale era di 5.703 euro e con
la perequazione aumenta di 1.153 euro, arrivando ad un valore che
porta tutti i dipendenti della sanità pubblica regionale a una
media fondo pro capite finale di 6.856 euro". Lo ha detto oggi in sede di Commissione III del Consiglio
regionale l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi rispondendo a
una interrogazione con risposta scritta afferente alla sentenza
della Corte costituzionale relativa all'autonomia finanziaria
necessaria "per superare i paletti del costo storico sulla spesa
del personale". Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, l'auspicio è
che il nuovo accordo contributivo della medicina generale e
l'accordo integrativo regionale "possano aiutarci nelle
soluzioni, perché guardando la curva del numero dei medici in
uscita rapportato a quello dei medici in entrata nel 2024 i primi
saranno 14.300 contro i 9.900 entranti. In prospettiva futura nel
2029 avverrà l'inversione di tendenza, con la previsione di
10.500 medici in uscita e 12mila in entrata". "Sono dati - ha aggiunto Riccardi - con i quali dobbiamo fare i
conti e che ci inducono a intervenire sul campo della competenze
statali che riguardano la programmazione del numero di accessi
alle professioni mediche e sanitarie e la retribuzione di questi
professionisti". A tal riguardo, come ha riportato l'assessore, è stato inviato al
Governo un documento condiviso da tutte le Regioni attraverso il
quale si sottopone all'attenzione dell'Esecutivo nazionale una
serie di misure finalizzate a superare le criticità del servizio
sanitario nazionale in relazione alla mancanza di professionisti
e di personale. Alcune tra queste proposte sono: l'introduzione
di criteri di flessibilità nelle politiche retributive,
l'aggiornamento delle procedure concorsuali, l'aumento dei salari
a livello europeo, una flessibilizzazione dei contratti di lavoro
(part time e impiego in più sedi), l'aumento della quota del
personale non sanitario (attività di sportello), una campagna per
la valorizzazione dell'attività infermieristica, l'impiego di
medici specializzandi in tutte le strutture sanitarie pubbliche e
l'introduzione di incentivi per i medici specialisti che operano
nelle aree periferiche.
ARC/GG/pph
Al centro l'assessore regionale Riccardo Riccardi durante i lavori della Commissione III
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