A Palmanova la prima riunione alla quale hanno partecipato gli
assessori Riccardi, Zilli e Amirante e il sindaco Revelant
Palmanova, 11 mar - "I compiti del neocostituito Comitato per
l'organizzazione degli eventi che caratterizzeranno il
cinquantennale del terremoto in Friuli nel 1976 saranno quelli di
raccogliere le esperienze, le storie, ma soprattutto quella
grande lezione nata dalla tragica esperienza che la regione ha
vissuto e che ha saputo trasformare in un modello per la
ricostruzione. L'obiettivo è rendere attuali quelle storie ed
esperienze, che hanno caratterizzato la rinascita del territorio
colpito dal sisma, anche rispetto ai temi dei nostri giorni
legati, in particolare, alle politiche della gestione delle
emergenze e alle politiche sulla realizzazione delle opere
pubbliche".
È quanto, in sintesi, è emerso questa mattina dalla prima
riunione del neocostituito Comitato per l'organizzazione degli
eventi legati al cinquantesimo anniversario del terremoto del
Friuli del 1976 che la Regione organizzerà nella primavera del
2026. Alla prima riunione - nella sede della Protezione civile a
Palmanova - hanno partecipato i componenti del Comitato: gli
assessori regionali Riccardo Riccardi (Protezione civile),
Barbara Zilli (Finanze) e Cristina Amirante (Infrastrutture e
territorio) con le rispettive direzioni regionali, oltre al
presidente dell'Associazione sindaci della ricostruzione del
Friuli, nonché primo cittadino di Gemona, Roberto Revelant.
Nel primo confronto si sono gettate le basi e le direttrici lungo
le quali procedere nell'organizzazione del cinquantennale
dell'esperienza che ha profondamente segnato il Friuli Venezia
Giulia.
"Abbiamo davanti a noi - ha evidenziato l'assessore Riccardi - un
tempo congruo e necessario al fine di organizzare, coinvolgendo
tutti i protagonisti di quella esperienza dalla quale è nata
anche la nostra Protezione civile, un grande evento. Che, oltre a
commemorare il disastro e la grave perdita di vite umane, dovrà
valorizzare e attualizzare, facendone un tesoro da condividere,
l'esperienza di allora per rendere maggiormente efficiente la
macchina amministrativa di fronte alle emergenze e agli
interventi post-emergenza. Un momento di grande virtuosità che il
Friuli Venezia Giulia seppe mettere in campo e di cui oggi c'è
ancora bisogno".
"Abbiamo già stanziato - ha evidenziato l'assessore alle Finanze,
Barbara Zilli - le prime risorse economiche che serviranno a dare
gambe al Comitato che si è appena costituito. Siamo pronti a dare
vita a tavoli di confronto con tutti i soggetti che saranno
coinvolti per raccogliere e condividere idee utili per la
realizzazione delle celebrazioni per l'anniversario. Un'occasione
fondamentale - ha proseguito - anche per fare un bilancio
definitivo sulla ricostruzione, che è stata e continua a essere
modello non solo in Italia, ma nel mondo per quelle che sono
state normative, modalità, organizzazione, gestione e tempi di
esecuzione. Portare avanti questo esempio con le nuove
generazioni è doveroso e le molte iniziative degli ultimi anni,
anche con l'Università di Udine e le collaborazioni
internazionali sulle tematiche della gestione dei rischi, ne sono
una testimonianza che potrà essere valorizzata anche in occasione
del cinquantennale. Un riconoscimento particolare - ha concluso
Zilli - sarà tributato alla gente del Friuli, che si è
contraddistinta allora, e continua a farlo anche oggi, per la sua
grande capacità di reazione davanti alle difficoltà, anche le più
tragiche".
"Dalla grande lezione che il Friuli Venezia Giulia ha dato nel
post-terremoto del 1976 - ha sottolineato l'assessore Amirante -
può venire, in occasione dell'anniversario dei 50 anni, una
riflessione su come quell'esperienza possa ancora insegnare molto
al comparto dell'edilizia e delle costruzioni in un settore e in
un mondo che sono completamente cambiati. Il passato, però, può
ancora essere da stimolo e insegnarci a capire come investire
oggi sulla professionalizzazione della filiera delle costruzioni
e sul rapporto tra questa filiera e la pubblica amministrazione
in materia di opere pubbliche".
ARC/LIS/ma