Salute: Riccardi, via a punti primo intervento h24 a Gemona e Cividale
Presto assicurato servizio specialistico durante l'intera giornata
Palmanova, 31 ott - "Nei Punti di primo intervento di Gemona e
di Cividale del Friuli sarà presto assicurato un servizio
specialistico durante il giorno e nella notte, quindi sulle 24
ore, grazie a procedura di co-progettazione, con la fattiva
collaborazione tra Azienda sanitaria universitaria Friuli
Centrale ed enti del Terzo settore ai quali sarà richiesto
personale medico e infermieristico. Prevediamo l'avvio del
servizio a inizio 2023, per una durata di 3 anni, con possibilità
di rinnovo".
Lo fa sapere il vicepresidente e assessore con delega alla Salute
del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.
"Con questa importante sinergia vogliamo dare una risposta
sostenibile alle comunità dei paesi che fanno riferimento a
Gemona e Cividale, vista la difficoltà nel reperire medici e
infermieri, situazione che riguarda la nostra regione così come
il resto dell'Italia - ha spiegato Riccardi -. La scelta della
co-progettazione risponde alla volontà di espandere e rendere
sistematica la collaborazione tra servizio pubblico e Terzo
settore". Asufc metterà a disposizione parte delle tecnologie
biomediche e il materiale monouso per gli utenti.
"Crediamo che questa soluzione rappresenti uno strumento adeguato
per la promozione dei processi di partecipazione e per la
valorizzazione delle risorse locali - ha aggiunto ancora Riccardi
-. È una forma di risposta comunitaria al bisogno, collaborativa,
ispirata ai principi di solidarietà e sussidiarietà".
Per dare avvio al servizio, a breve sarà pubblicato un avviso
rivolto ai soggetti del Terzo settore con specifiche competenze;
lo scopo è quello di individuare un partner con cui avviare il
tavolo per la definizione del progetto, con una procedura
comparativa. Le proposte saranno valutate da una commissione
tecnica.
I Punti di primo intervento (Ppi) sono strutture distrettuali
collegate in modo funzionale con i Pronto soccorso. Nei Ppi
operano figure professionali e sono presenti strumentazioni
adeguate per gestire bisogni assistenziali e terapeutici "minori"
e per trattare le emergenze sanitarie fino al trasferimento della
persona, nel caso serva, al Pronto soccorso del presidio
ospedaliero di riferimento, spoke o hub, a seconda della
necessità.
ARC/PT/al
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