Covid: Riccardi, casi in aumento in Fvg per diffusione virus a Trieste
Fra le principali cause la bassa percentuale di vaccinati, l'età
media avanzata, popolazione scolastica e la numerosità degli
ospiti case di riposo
Trieste, 20 ott - "La crescita dell'incidenza del Covid-19
nelle ultime settimane in Friuli Venezia Giulia è collegata in
prevalenza all'aumento dei casi registrato a Trieste dovuto sia
alla più bassa percentuale di vaccinati rispetto alla media
regionale che all'età mediamente più avanzata della popolazione e
alla numerosità degli ospiti delle case di riposo e alla
popolazione scolastica. Gli anziani sono stati i primi a essere
sottoposti a vaccino ma è noto che la loro risposta immunitaria
tende ad affievolirsi nel tempo: un fatto dimostrato dalla
ripresa nelle strutture residenziali di alcuni focolai
fortunatamente di bassa gravità clinica".
Lo ha affermato questa mattina in Consiglio regionale il vice
governatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
rispondendo a una apposita interrogazione.
"Ai cittadini anziani - ha aggiunto Riccardi - stiamo già
mettendo a disposizione la terza dose proprio per evitare una
recrudescenza dell'epidemia".
"Al momento la situazione dei ricoveri, delle persone trattate a
domicilio e dei tracciamenti è sotto controllo e non si rilevano
importanti criticità assistenziali. Unica eccezione - ha spiegato
il vice governatore - la difficoltà, presente su scala regionale
e nazionale, di reperire personale infermieristico per effettuare
i tamponi 7 giorni su 7 come previsto dalle attuali disposizioni".
"I territori di Trieste e Gorizia sono entrati adesso in una fase
caratterizzata dall'aumento dei casi - ha sottolineato Riccardi
-. Questo ha portato a un potenziamento da parte di Asugi delle
attività di contact tracing e della sorveglianza in modo da
rendere prioritario il contenimento della diffusione del virus".
"Nel dettaglio la crescita dei casi a Gorizia è paragonabile a
quella già registrata ad agosto, mentre se guardiamo Trieste la
crescita è simile a quella del mese di ottobre dell'anno scorso,
per cui è atteso un aumento molto più alto per quest'ultimo
territorio. Qui, in questo momento, i principali focolai vengono
registrati in scuole primarie e pertanto sono aumentate le
attività di controllo mediante esecuzione di tamponi".
Nel corso del suo intervento il vicegovernatore Riccardi ha
ricordato che il Dipartimento di prevenzione sta continuando ad
assicurare l'esecuzione dei tamponi nella sede isontina e in
quella giuliana dal lunedì al sabato. "A questo - ha concluso
Riccardi - si aggiunge la costante attività di screening rivolta
alle comunità residenziali per anziani e disabili, alle scuole e
ai soggetti migranti che sono stati ben 400 nel solo mese di
ottobre. Inoltre a chi rientra dai Paesi esteri viene garantita
la sorveglianza e l'esecuzione dei tamponi a fine quarantena".
ARC/RT/ep
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