Trieste, 21 lug - "Ai giovani professionisti della sanità
impegnati nella lotta la Covid-19, che hanno dimostrato la
maturità e il senso di responsabilità delle nuove generazioni, va
la gratitudine di tutto il Friuli Venezia Giulia, ma chiediamo
loro ancora uno sforzo: farsi testimoni dell'importanza della
vaccinazione spiegando alle persone, non solo sul lavoro quando
indossano il camice ma anche nella vita privata, che sottoporvisi
è l'unica vera strada per uscire dalla pandemia. La parola di un
giovane professionista della salute, che ogni giorno si confronta
con le difficoltà che si possono vivere nelle strutture
sanitarie, ha un grande valore nei confronti dei cittadini che
sono ancora in dubbio e in difficoltà rispetto a questa scelta.
Questi giovani sanitari hanno visto il nemico che stiamo
combattendo, quindi la loro testimonianza è sicuramente più
rilevante e convincente di qualsiasi fake news". Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo
Riccardi durante la cerimonia di ringraziamento agli
specializzandi e agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia
dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina che hanno
dato il proprio contributo alla campagna di vaccinazione contro
il Covid-19 lavorando nei centri vaccinali attivati nelle aree di
Trieste e Gorizia. In merito all'adesione alla campagna vaccinale il direttore
generale Antonio Poggiana ha rimarcato che nel territorio di
competenza dell'Asugi le percentuali di immunizzazione hanno
raggiuto il 57% dei soggetti vaccinabili per la prima dose e il
40% per la seconda. Riccardi ha quindi spiegato che "la nostra Regione è in testa
alla classifica per quanto riguarda il personale scolastico ma,
anche se ci sono segnali di miglioramento, in coda per quello
sanitario. I dati riferiti al 14 luglio evidenziano che in Friuli
Venezia Giulia sulle oltre 400mila persone vaccinate in seconda
dose sono stati registrati 446 contagi da Covid-19 e che tra
questi in 35 casi, quindi lo 0,01%, è stato necessario il
ricovero all'ospedale, ma nessuno di loro ha avuto bisogno di
cure intensive. Si tratta della prova dell'efficacia dei vaccini
e della conferma dell'importanza della vaccinazione di chi opera
in ambito sanitario. Dobbiamo ricordarci che la libertà
individuale termina dove inizia quella degli altri, quindi i
sanitari che, al netto di problemi di salute che possono renderli
inidonei all'inoculazione, forse hanno sbagliato lavoro". Un concetto ripreso anche il rettore dell'Università di Trieste,
Roberto Di Lenarda, il quale ha sottolineato come la scelta di
non vaccinarsi sia grave e deontologicamente inaccettabile e
ribadito che il vaccino è lo strumento per consentire il ritorno
a una vita normale dopo le restrizioni imposte per contenere la
diffusione del coronavirus. Intervenendo in merito alle possibili restrizioni per chi rifiuta
l'immunizzazione il vicegovernatore ha evidenziato che "in caso
di aumento dei contagi e di ritardi nella campagna vaccinale, il
green pass può rivelarsi uno strumento importante soprattutto in
relazione alle situazioni di maggiore affollamento. Non ci si
vaccina infatti solo per se stessi ma anche per garantire la
sicurezza degli altri".
ARC/MA/ep
Il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi durante la cerimonia di ringraziamento agli specializzandi e agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina
Il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi durante la cerimonia di ringraziamento agli specializzandi e agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina
Il vicegovernatore Riccardi assime al rettore Di Lenarda e al direttore Poggiana durante la cerimonia di ringraziamento agli specializzandi e agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina
Il vicegovernatore Riccardi assime al rettore Di Lenarda e al direttore Poggiana durante la cerimonia di ringraziamento agli specializzandi e agli studenti del corso di Medicina e Chirurgia dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina
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