Trieste, 31 lug - Il Friuli Venezia Giulia, dopo aver avviato
la richiesta danni a febbraio di quest'anno per la vicenda
dell'illegittimo accordo per la commercializzazione dei farmaci
Avastin e Lucentis stretto fra Roche e Novartis, sta anche
valutando la possibilità di aderire ad un'azione congiunta con le
altre Regioni.
Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute
Riccardo Riccardi comunicando che la Regione ha nel frattempo
anche quantificato il danno provocato dall'accordo al Sistema
Sanitario Regionale.
La differenza di prezzo fra i prezzi dei medicinali Avastin e
Lucentis infatti è stata valutata in un aggravio di costi pari a
7.478.156,00 euro (IVA inclusa) intervenuti nel periodo tra il
primo giugno 2011 e il 27 febbraio 2014.
L'Avastin è un medicinale per il trattamento delle patologie
oculari, riferibili alla categoria delle maculopatie
degenerative. Il medicinale è stato sviluppato dalla ditta
statunitense Genentech che ne ha affidato lo sfruttamento
commerciale al di fuori degli Stati Uniti all'azienda Roche.
Contemporaneamente ha affidato la commercializzazione dello
stesso medicinale, ma con nome diverso ovvero Lucentis,
all'azienda Novartis.
In Italia nel 2005 l'Avastin è stato inserito dall'Agenzia
Italiana del Farmaco (AIFA) tra i medicinali erogabili a carico
del Servizio sanitario mentre nel 2007 AIFA prima ha inserito il
Lucentis nell'elenco dei medicinali non rimborsabili, portandolo
dentro questo elenco l'anno successivo, il 2008.
Nel 2012, con la modifica delle schede prodotto dell'Avastin,
dove venivano citati effetti collaterali negativi connessi
all'uso del medicinale, l'AIFA ha ritirato dall'elenco dei
medicinali non rimborsabili lo stesso farmaco.
Le prescrizioni mediche si sono quindi spostate dall'Avastin al
Lucentis: ma mentre il costo del primo era di 81,64 euro (IVA
esclusa) il secondo aveva un prezzo unitario di 902,00 euro (IVA
esclusa), ovvero 820,36 euro di differenza.
Sul caso l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(AGCM), con sentenza del 2014, ha inflitto sanzioni
amministrative e pecuniarie ai gruppi di aziende coinvolte pari a
182,6 milioni di euro, perché tali imprese avevano concluso
un'intesa orizzontale restrittiva della concorrenza, e diretta a
ottenere una differenziazione artificiosa tra i farmaci Avastin e
Lucentins manipolando la percezione dei rischi dell'uso in ambito
oftalmico dell'Avastin.
All'inizio del 2018 la Corte di Giustizia Europea ha confermato i
rilievi dell'AGCM nei confronti delle ditte coinvolte, ritenute
responsabili di aver violato il diritto di concorrenza
nell'Unione nel periodo 2011 - 2014.
Come annunciato, a conclusione della quantificazione dei danni
provocati dalla somministrazione di 8.287 confezioni dispensate,
la Regione FVG ha deciso di procedere nei confronti delle ditte
Novartis e Roche, anche eventualmente aderendo a un'azione
solidale con le altre Regioni.
ARC/Com/ppd
Il vicepresidente e assessore alla Salute Riccardo Riccardi
Foto Regione FVG