Udine, 1 mar - "Il mondo artigiano è un esempio di come la
nostra gente e la nostra terra sappiano affrontare e superare le
difficoltà anche nei periodi più delicati. Diversi comparti di
questo importante segmento dell'economia regionale hanno retto
alla crisi causata dalla pandemia, con una sostanziale tenuta
dell'occupazione (- 1,9% rispetto al 2019) nonostante, in alcuni
casi, la forte riduzione del fatturato. Come Regione abbiamo
messo in campo ingenti risorse per favorire la tenuta del sistema
produttivo nella fase emergenziale, ma nel contempo abbiamo
pensato anche alla ripartenza; infatti con la recente
approvazione della legge 'SviluppoImpresa', predisposta in
stretto raccordo con le associazioni di categoria, troveranno
attuazione ulteriori strumenti di consolidamento e di crescita
anche per le imprese artigiane".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alle Attività produttive,
Sergio Emidio Bini, intervenendo a Udine, nella sede di
Confartigianato Imprese, alla presentazione della '30. Indagine
congiunturale dell'artigianato in provincia di Udine'.
Dallo studio emerge, come ha rilevato il presidente di
Confartigianato Friuli, Graziano Tilatti - "che nonostante per le
13.513 imprese artigiane la perdita di fatturato sia stata
stimata per il 2020 in circa 330 milioni di euro, pari a quasi 26
mila euro per azienda, gli artigiani non abbiano perso la fiducia
nella propria azienda con una percentuale di 7,15 decimi: un dato
molto significativo anche a livello nazionale, e che è il più
alto dal 2015".
Per sostenere la tenuta del tessuto produttivo maggiormente
colpito dalla crisi e la capacità di rimboccarsi le maniche per
ripartire, che non è mai stata smorzata dalla crisi, la Regione
ha già assegnato due tranche di ristori, mentre altri 21,6
milioni di euro, ha anticipato Bini, saranno messi a disposizione
in questo mese, perchè l'Amministrazione è accanto agli
imprenditori e alle loro aziende.
"Non a caso - ha aggiunto l'assessore - nella riforma
dell'economia recentemente approvata abbiamo puntato anche su
crescita, sostenibilità, innovazione e digitalizzazione, senza
dimenticare la predisposizione di iniziative destinate a favorire
la formazione mirata, anche degli imprenditori, per diffondere,
ove ve ne sia ancora la necessità, quello spirito di
imprenditorialità e la capacità di saper risalire la china che
sta alla radice dei risultati di tenuta riscontrati".
"Inoltre - ha precisato Bini - abbiamo rivoluzionato il settore
dell'accesso al credito anche con operazioni legate al micro
credito, per assicurare quella risposta in termini di liquidità
necessaria a molte piccole e piccolissime imprese per raggiungere
i propri obiettivi futuri".
Nel concludere, l'assessore ha rivolto un sentito ringraziamento
sia a Confartigianato Udine per il ruolo svolto nella definizione
delle iniziative anti crisi sia agli organismi tecnici della
categoria, che si sono adoperati per accelerare le procedure di
assegnazione dei ristori.
ARC/CM/al
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini (secondo da sinistra nella foto), alla presentazione a Udine dell'indagine congiunturale sul comparto dell'artigianato
Foto Regione FVG