Udine, 14 gen - "La Regione è vicina agli operatori del settore
del wedding, un comparto dell'arte dei mestieri che presenta
elementi di eccellenza,e a fronte di una situazione difficile
come quella in atto rivolgerà al Governo pressanti richieste per
il suo inserimento tra i settori che maggiormente necessitano di
ristoro".
Lo ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, nella conferenza stampa,
convocata dalla Camera di commercio di Pordenone e Udine assieme
ai rappresentanti delle categorie interessate, per presentare lo
stato di crisi nel quale versano le aziende dei settori collegati
al mondo dei matrimoni, delle cerimonie, degli eventi, costrette
al blocco totale dell'attività dagli effetti dei provvedimenti
anti pandemia.
"Con il Disegno di legge di prossima approvazione - ha aggiunto
Bini - inseriamo un'altra manovra di circa 22 milioni di euro per
ulteriori ristori, portando a quasi 80 milioni le risorse messe
in campo dall'Amministrazione regionale per venire incontro alle
tante aziende maggiormente colpite dagli effetti della pandemia.
Uno sforzo molto consistente, che pone la nostra Regione ai
vertici a livello nazionale in proporzione agli aiuti stanziati
rispetto al numero di abitanti, ma che certamente non può bastare
a soddisfare completamente le esigenze delle filiere più colpite.
È per questo che anche il settore del wedding dev'essere aiutato
in modo più concreto dallo Stato, che dispone certamente di
maggiori mezzi finanziari rispetto alle Regioni".
Bini ha evidenziato che i dati del comparto non rappresentano
semplicemente l'effetto di dinamiche negative di mercato dovute
ai problemi contingenti, ma purtroppo fotografano una condizione
che è destinata a protrarsi ancora per diversi mesi.
"Ciò a danno di realtà - ha rilevato l'assessore - che
rappresentano una porzione di pregio del Made in Italy, cioè di
quel comparto che per decenni ha dato lustro al nostro Paese e
che assieme a quello del terziario, del commercio e del turismo
sta subendo in modo drammatico i riflessi della crisi"
Non a caso, nella riforma dell'economia regionale,
SviluppoImpresa, che approderà in Aula a inizio febbraio, una
parte consistente è dedicata anche ad artigianato, commercio e
turismo, proprio per favorire la ripartenza di questi settori.
"Deve colpire la nostra attenzione - ha precisato Bini - il fatto
che nel settore wedding e cerimonie molti sono i differimenti,
anche oltre un anno, di matrimoni ed eventi: un dato che
evidenzia chiaramente il riverbero negativo sulla intera filiera
di un settore altamente specializzato e qualificato, con effetti
pesanti sull'economia regionale".
"E' per questo - ha lamentato l'assessore - che all'intervento
della Regione, che ci sarà anche per il settore del wedding, deve
necessariamente unirsi in modo più consistente anche quello dello
Stato, a favore di imprenditori che debbono poter continuare a
produrre ricchezza e a rafforzare l'immagine del nostro Paese nel
mondo".
ARC/CM/ep
L'assessore regionale Sergio Emidio Bini interviene in Camera di commercio a Udine
foto ARC Morandini