Udine, 15 ott - "I settori del turismo e dei servizi si
confermano asset fondamentali sia per il Pil sia per
l'occupazione e con il proprio andamento positivo compensano, a
livello macro-economico, il calo registrato complessivamente dal
commercio". Questo il concetto espresso dall'assessore regionale
alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, alla presentazione
dei dati dell'analisi congiunturale sul terzo trimestre del 2018
condotta da Confcommercio Fvg e illustrata alla presenza, tra gli
altri, del presidente della Camera di commercio Pordenone Udine,
Giovanni Da Pozzo.
Dall'analisi del tessuto produttivo regionale è emerso che in
Friuli Venezia Giulia hanno sede 68mila imprese, di cui tre
quarti del terziario. A fine 2018, secondo le proiezioni di
Confcommercio, saranno nate 5.474 nuove imprese (3.752 del
terziario, 1.722 degli altri settori), a fronte della chiusura di
5.959 aziende (3.385 del terziario, 2.574 degli altri settori),
con un saldo negativo di 485 realtà. Nello specifico, però, il
terziario registra un saldo positivo di 367 unità, mentre gli
altri settori calano di 852 imprese.
In merito, Bini ha spiegato che "esistono molti strumenti di
supporto alle imprese, i quali però oggi risultano meno efficaci
rispetto al passato e quindi dobbiamo semplificare l'accesso alle
opportunità offerte dal Frie, da Finest e da Friulia. In
quest'ottica di riduzione della burocrazia, la Regione sta
valutando l'ipotesi di ricevere direttamente le richieste di
supporto avanzate dalle imprese per poi indirizzare la domanda di
contributo verso la misura più adatta ad ogni azienda. Inoltre,
auspico di presentare entro la fine dell'anno un'iniziativa
basata sul concetto di credito d'imposta, che consentirebbe di
eliminare le lungaggini collegate all'erogazione dei contributi".
Dall'analisi è emerso che il tessuto produttivo delle imprese del
terziario è trainato dal turismo, che ha fatto segnare negli anni
una crescita oltre la media, con riferimento agli operatori
attivi sul territorio. Isolando le realtà del turismo si registra
un incremento del +6% al 2017, con un outlook di un ulteriore
aumento, pari al 7%, a fine 2018. Il comparto è trainante anche
dal punto di vista del livello dei ricavi, facendo segnare un
incremento superiore alla media. Anche per quel che riguarda
l'andamento dell'occupazione (27mila i lavoratori coinvolti), le
imprese del turismo si confermano più performanti rispetto al
resto del terziario.
Bini ha quindi confermato che "la Regione investirà in maniera
decisa sullo sviluppo del turismo per ammodernare l'offerta
complessiva. Per raggiungere l'obiettivo servirà però anche un
cambio di mentalità da parte degli imprenditori del settore, dato
che oggi i turisti sono sempre più esigenti e il Friuli Venezia
Giulia non deve rischiare di rimanere indietro".
In merito al commercio al dettaglio l'assessore ha precisato che
"viviamo in un mondo in cambiamento continuo, quindi è necessario
che i piccoli imprenditori, che in regione sono la maggioranza,
investano sulla formazione e sull'aggiornamento delle proprie
attività. La Regione Fvg sarà al loro fianco e già nella
finanziaria di fine anno saranno varate misure di supporto per
l'accesso al credito".
ARC/MA/ppd
La presentazione dei dati congiunturali del terzo trimestre del 2018 di Confcommercio Fvg, avvenuta a Udine alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e del presidente di Confcommercio Fvg, Giovanni Da Pozzo.
La presentazione dei dati congiunturali del terzo trimestre del 2018 di Confcommercio Fvg, avvenuta a Udine alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e del presidente di Confcommercio Fvg, Giovanni Da Pozzo.
Foto Arc