Lavoro domestico: Rosolen, protocollo riconosce centralità settore
Udine, 6 feb - "Con la firma del protocollo sul lavoro
domestico viene riconosciuto il ruolo centrale di questo settore
all'interno del mercato del lavoro. L'accordo prevede che le
parti coinvolte lavorino insieme per migliorare l'informazione e
la formazione in questo comparto, riconoscere le competenze,
promuovere la sicurezza e la qualità del lavoro e combattere il
fenomeno del lavoro sommerso. La nostra regione è la prima in
Italia a firmare questo protocollo, che segna non un punto di
arrivo ma di partenza di un percorso condiviso". Lo ha detto oggi a Udine l'assessore al Lavoro Alessia Rosolen a
margine della presentazione del protocollo che la Regione ha
firmato con le sigle sindacali e la parti datoriali (nello
specifico: Domina, Fidaldo, Federcolf, Cgil e Filcams Fvg, Cisl e
Fisascat Fvg, Uil e Uiltucs Fvg) per la promozione e la
diffusione di buone prassi in tema di conciliazione dei tempi di
vita e di lavoro e qualità del lavoro domestico. "Un passo in
avanti - ha commentato Rosolen - per l'equilibrio tra vita
familiare e lavorativa, per il welfare aziendale, l'incremento
dell'occupazione femminile e la diminuzione del divario di
reddito tra donne e uomini". L'accordo si pone una duplice finalità. Da un lato fornisce una
risposta integrata alle famiglie con responsabilità di cura verso
minori o anziani non autosufficienti, contribuendo a facilitare
la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso
un'informazione adeguata e strumenti volti a favorire l'incrocio
domanda e offerta di lavoro nel settore domestico. Dall'altro
garantisce la qualità della risposta alle famiglie e la tutela
dei lavoratori del settore attraverso la diffusione di iniziative
e buone prassi in tema di salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro, la professionalizzazione dei lavoratori e lavoratrici e
il contrasto al lavoro irregolare. In questa direzione il Sistema di conciliazione integrato
(Si.Con.Te) della Regione si pone l'intento di offrire un
servizio specialistico di incontro tra domanda e offerta
nell'ambito del lavoro domestico e di assistenza alla persona e
di fornire consulenza e informazioni alle famiglie sugli
strumenti che facilitano l'equilibrio fra la vita professionale e
la vita familiare, attraverso gli strumenti dello sportello
Si.Con.Te e del numero unico famiglia. Rosolen ha illustrato i dati sul mercato del lavoro domestico in
Friuli Venezia Giulia relativi al periodo 2019-2022. "Il livello
di assunzioni - ha evidenziato l'assessore - dopo il forte
aumento registrato nel periodo pandemico (+19,5 percento), è
tornato a diminuire tra il 2021 e il 2022, anche se il numero
complessivo di assunzioni (13.307) è rimasto superiore al livello
del 2019 (12.349). Analogo andamento è riscontrato anche sui
saldi occupazionali. Predominante è la quota femminile, che
rappresenta oltre il 95 percento del totale per ogni annualità
presa in considerazione ed è concentrata soprattutto sulla fascia
d'età tra i 45 e i 64 anni. Nel passaggio dal 2020 al 2022, si
evidenzia anche la crescita del ricorso ai contratti a tempo
pieno, che hanno raggiunto il 44,5 percento del totale, mentre il
tempo parziale orizzontale e il tempo parziale misto raggiungono
rispettivamente il 32 percento e il 23,6 percento dei casi". "Dai numeri - ha proseguito Rosolen - emerge inoltre che anche
gli stessi datori di lavoro, ovvero le famiglie, necessitano di
consulenze per avviare le procedure per la regolarizzazione dei
contratti; è per questo che il protocollo si prefigge di avviare
un iter condiviso anche in questa direzione. Dati come l'aumento
di forza lavoro proveniente dai paesi extra Unione europea (quasi
il 60 percento delle collaboratrici familiari straniere, che a
loro volta rappresentano la maggioranza del totale) dimostrano
infine come il lavoro domestico fornisca un'importante fotografia
dei cambiamenti in atto nella società in cui viviamo".
ARC/PAU/al
Lavoro domestico: Rosolen, protocollo riconosce centralità settore