Trieste 12 mar - Potenziare l'inclusione scolastica nelle
dimensioni della relazione, della comunicazione, dell'autonomia e
dell'apprendimento. Rafforzare e specializzare le attività
educative e didattiche già previste dal Piano educativo
individualizzato (Pei), in particolare nelle aree critiche.
Assegnare alla scuola un ruolo di comunità educante, che accoglie
ogni alunno per accompagnarlo in un percorso di crescita e
maturazione nei limiti delle capacità individuali, valorizzandone
i talenti reali. Sono gli obiettivi del protocollo sottoscritto
da Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Ufficio scolastico
regionale, Agenzia regionale per il Diritto allo studio e
Istituto comprensivo Udine VI.
L'accordo, portato all'attenzione della Giunta da una delibera di
concerto tra il vicegovernatore Riccardo Riccardi e l'assessore
regionale all'Istruzione Alessia Rosolen, è stato approvato oggi
dall'Esecutivo.
La Regione si impegna a finanziare con risorse proprie il
progetto con una dotazione di 50mila euro, che viene investita
per potenziare il monte ore degli insegnanti di sostegno. Nove
gli istituti scolastici coinvolti: gli istituti comprensivi di
Roveredo in Piano, di Altipiano Trieste, Bergamas di Trieste,
Divisione Julia di Trieste, di Opicina (Trieste), di Mortegliano
- Castions di Strada, di Trasaghis, il D'Aronco di Gemona del
Friuli e il D'Annunzio - Fabiani di Gorizia.
"Gli interventi sulla disabilità rappresentano una priorità
assoluta - ha spiegato Riccardi - non solo sotto il profilo delle
risorse che la Regione mette a disposizione ma anche sul versante
organizzativo, perché l'obiettivo è di mettere a punto percorsi
di accompagnamento ampi che favoriscano continuità educativa e di
inclusione".
Secondo Rosolen, "si tratta di un ulteriore, importante, prezioso
e sentito intervento finalizzato a estendere il diritto allo
studio e a mettere tutti i ragazzi nelle condizioni migliori
affinché sviluppino i loro talenti anche in una condizione di
svantaggio. Resta il tema, già riportato all'attenzione del
governo centrale, relativo alla necessità di rimpinguare
l'organico docenti per la disabilità. L'obiettivo - ha aggiunto
l'assessore all'Istruzione - è preservare questi bambini dallo
spettro dell'esclusione sociale, prima ancora che didattica. Il
Friuli Venezia Giulia è Regione antesignana nelle attività di
sopporto per bambini con Disturbi specifici nell'apprendimento e
con Bisogni educativi speciali e ha avviato progetti in
collaborazione con l'Irccs Burlo Garofolo, l'Ufficio scolastico
regionale e alcuni istituti legati alla Scuola in Ospedale e
Istruzione Domiciliare, ovvero lezioni garantite anche per
bambini impossibilitati a frequentare la scuola fisicamente.
Questi progetti - ha concluso - si sono rivelati innovativi e
lungimiranti anche in considerazione di quanto avviene ormai da
un anno, con il trasferimento delle lezioni, per molte scuole,
dalle aule tradizionali agli spazi virtuali".
ARC/COM-PPH/ma
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi e l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen in una foto d'archivio
Foto ARC Montenero