"Da automazione e tecnologie lavoro più sicuro nelle fabbriche"
Trieste, 4 giu - "Automazione, digitalizzazione e nuove
tecnologie creano nuove figure professionali e riqualificano le
tute blu. Migliorano, agevolano, semplificano e, allo stesso
tempo, rendono più sicuro il lavoro. Con il Fondo sociale europeo
stiamo finanziando con 270mila euro nuovi corsi di alta
formazione per il programma "Digital Industrial Innovation
Manager" e innovativi interventi di trasferimento di esperienze".
Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Ricerca Alessia
Rosolen.
Si tratta di percorsi dedicati a due fasce di lavoratori: un ramo
si rivolge a manager, dirigenti, proprietari d'azienda e
amministratori delegati. L'altro costituisce un corso di
formazione di operai per altri operai. "E proprio questo secondo
aspetto - ha evidenziato l'assessore - merita di essere
approfondito: il formatore non è un docente, un accademico, un
teorico, ma un operaio che ha già maturato competenze digitali e
racconta di quanto sia migliorato il suo lavoro grazie alla
crescita legata all'innovazione e alla digitalizzazione".
Secondo Rosolen, "resistere all'innovazione è esercizio vano e
poco lungimirante. I mesi appena trascorsi hanno modificato in
modo profondo e irreversibile molti degli impieghi che eravamo
abituati a conoscere. È ormai chiaro che l'innovazione
tecnologica applicata all'automazione potrà, eventualmente,
sostituire alcune funzioni specifiche del lavoro, ma non l'intero
processo. Di fatto - a giudizio dell'assessore regionale -
l'automazione costituisce un pericolo solo per i lavoratori a
basso livello di scolarizzazione e senza specializzazioni
specifiche. Qui noi vogliamo intervenire, contribuendo alla
crescita degli operi 4.0, ovvero figure professionali che
sappiano usare la tecnologia, siano in grado di addomesticare e
guidare il cambiamento, senza avere il timore di esserne
travolti".
Secondo Rosolen, "dal taglio con il laser di lastre di vario
materiale al magazzino automatico, dall'analisi e controllo
qualitativo dei pezzi della catena di montaggio fino agli aspetti
logistici (stoccaggio, carico e scarico delle merci), l'utilizzo
consapevole della tecnologia e programmi per collegare diversi
uffici e reparti della stessa industria costituiscono un elemento
prezioso e irrinunciabile per alzare l'asticella qualitativa del
lavoro fatto. Non basta avere macchine adeguate, serve un salto
culturale. E questo è, forse, l'aspetto più delicato, quello che
trova realmente attriti".
L'intenso programma formativo è stato avviato con il contributo
della Regione, dei parchi tecnologici, delle aziende faro, degli
enti formativi. "Le aziende manifatturiere del nostro territorio
- ha rilevato Rosolen - sapranno affrontare da vincenti le nuove
sfide industriali".
Il piano formativo rientra nel progetto divenuto pluriennale Fari
manifatturieri Fvg all'interno della piattaforma IP4Fvg (Industry
platform 4 Fvg), il digital innovation hub regionale) che, voluto
da Regione, Miur e Mise, riunisce 25 partner pubblici e privati
con l'obiettivo di creare un sistema in grado di supportare la
trasformazione digitale delle imprese del territorio.
ARC/COM/pph
L'assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen
Foto Regione FVG