Lavori: Zannier, una decina di cantieri in siti storici danneggiati
Squadre regionali all'opera per ripristinare luoghi di interesse
culturale e naturalistico Pordenone, 12 gen - "Sono una sessantina i dipendenti della
Regione, operai e tecnici organizzati in una decina di squadre,
che da alcuni giorni e fino alla prossima primavera sono
impegnati in una decina di cantieri per lavori di ripristino e
messa in sicurezza di alcuni luoghi di particolare pregio storico
e ambientale colpiti dalle ondate di maltempo che si sono
abbattute nel corso dell'anno appena terminato". Le rende noto l'assessore regionale alla Risorse agroalimentari,
forestali con delega al Servizio della montagna, Stefano Zannier,
illustrando gli interventi previsti e organizzati dal Servizio
sistemazioni idraulico-forestali, irrigazione e bonifica della
Direzione regionale Risorse agroalimentari, forestali con le sedi
operative di coordinamento a Udine, Tolmezzo e Pordenone. Le attività pianificate - i lavori proseguiranno fino alla fine
del mese di marzo - consentiranno di rimettere in sicurezza
alcune aree della pianura friulana danneggiate dal maltempo. Gli
interventi previsti riguardano il Parco di Villa Correr Dolfin a
Porcia, la Riserva naturale del Lago di Cornino (a Forgaria nel
Friuli), le Fortificazioni del Colle di Osoppo, il Parco del
Castello di Miramare e il Parco di Villa Varda in Comune di
Brugnera. Proseguiranno inoltre i recuperi ambientali delle aree
verdi nei complessi di Villa Coronini-Cronberg a Gorizia, della
Cinta muraria lungo le rive dell'Isonzo a Gradisca e dei Bastioni
di Palmanova.
"Sono tutti siti - ha proseguito Zannier - caratterizzati da una
rilevanza storica, culturale e naturalistica che richiamano nel
corso dell'anno un numero sempre maggiore di visitatori. I
cantieri sono stati avviati attraverso la stipula di apposite
convenzioni con i Comuni e le Fondazioni titolari dei beni e dei
siti e sono stati autorizzati dalla Soprintendenza archeologia,
belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia". E' importante - fa sapere la Regione - che le persone che
frequentano abitudinariamente questi aree verdi aperte al
pubblico, rispettino le delimitazioni di sicurezza che verranno
poste in prossimità dei cantieri di lavoro. Le squadre di intervento rappresentano una vera azienda pubblica
dedicata alla conservazione del territorio: un'attività che
richiede la manutenzione dei numerosi manufatti storici con
l'impiego di materiali e tecniche tradizionali di minimo impatto
ambientale, ma anche la competenza e la manualità necessaria per
ricostruire o realizzarne di nuove nel rispetto dell'esistente e
dell'ambiente naturale circostante.
"Sono generalmente - spiega l'assessore - lavori di limitate
dimensioni, necessari ma considerati poco remunerativi per le
imprese private e quindi fuori mercato, dei quali la Regione si
fa carico in amministrazione diretta sulla base di una legge
regionale del 2002 sui lavori pubblici. Ciò consente di
ottimizzare l'impiego delle maestranze alle condizioni ambientali
e alle necessità del momento attraverso l'organizzazione in
sicurezza dei numerosi cantieri distribuiti nelle diverse aree
montane, spesso raggiungibili lungo percorsi fuoristrada o a
piedi. Nel periodo invernale si organizzano invece i cantieri
nelle zone della pianura".
ARC/LIS/gg
Il cantiere nell'area delle mura di Gradisca lungo le rive dell'Isonzo.
Il cantiere nel Parco di Villa Varda a Brugnera.
Il cantiere per il ripristino dei selciati in acciottolato nel Parco di Miramare a Trieste.
Il cantiere con il materiale recuperato nel Parco di Villa Corononi-Cronberg a Gorizia.
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.