Infrastrutture: Bini, la Regione punta su Porto Nogaro e retroporti
Udine, 28 set - "La Regione in questi ultimi anni, nonostante
le non poche difficoltà, ha dato un'accelerazione significativa
per quanto riguarda lo sviluppo della portualità, non solo su
Trieste ma anche su Monfalcone e Porto Nogaro. Si è poi puntato
molto anche sullo sviluppo del cosiddetto retroporto. In questo
senso, si è iniziato l'iter per realizzare la Zona logistica
semplificata, che potrà rappresentare una vera svolta per la
logistica regionale".
E' quanto ha sostenuto l'assessore regionale alle Attività
produttive Sergio Emidio Bini intervenuto nel pomeriggio al
convegno "Il Nord Adriatico, la politica dei trasporti e
industriale e la funzione dei territori del Fvg" organizzato dal
Cosef, Consorzio di sviluppo economico del Friuli in
collaborazione con Confindustria Udine che si è svolto nella sede
degli industriali di Udine. Una giornata di lavori che ha visto
l'intero sistema regionale della logistica e del trasporto
discutere sullo stato di salute e sugli sviluppi futuri del
comparto.
In particolare sullo scalo di Porto Nogaro e sull'area
industriale dell'Aussa Corno l'assessore Bini ha sottolineato
come "negli ultimi anni si è lavorato in maniera significativa
per rilanciare l'intera area produttiva cercando di tracciare
nuove e importanti strategie di sviluppo. Si è superata la fase
del commissariamento e si è dato il via a una serie di
investimenti importanti, che comprenderanno anche le risorse per
i dragaggi del porto. Con l'ultimo assestamento di bilancio la
Regione - ha ricordato l'esponente della Giunta - sono stati
stanziati 20 milioni di euro proprio per la riqualificazione
dell'area Punta Sud, al fine di favorire un importante
insediamento industriale". A questo proposito, è stato poi
ricordato il recentissimo annuncio dell'investimento da parte
della società Metinvest, un impianto produttivo del valore di un
miliardo di euro che avrà anche importanti ricadute
occupazionali, con la creazione di posti di lavoro qualificati e
l'assunzione di circa 400 ingegneri.
Rispetto al ruolo dei territori e dei consorzi industriali,
l'assessore Bini ha poi illustrato un'importante iniziativa che è
stata avviata dalla Regione: il Masterplan delle aree industriali
degradate del territorio. "Uno strumento fondamentale - ha
spiegato l'esponente dell'Esecutivo regionale - che ci consente
di avere la "fotografia" dell'intero assetto delle aree
industriali degradate, in modo che si possano poi programmare,
con Consorzi e Comuni, gli interventi di rilancio di quelle
zone".
In mattinata al convegno organizzato nella sede confindustriale
di Udine era intervenuto anche l'assessore alle Infrastrutture
Graziano Pizzimenti che ha ricordando gli investimenti regionali
per rendere interconnesse le varie aree logistiche della regione.
"Grazie al nostro intervento - ha affermato - porti e interporti
non sono solo delle isole geografiche all'interno del territorio
regionale ma adesso fanno parte di un sistema legato a doppio
filo che consente alla regione di esercitare un ruolo di
leadership a livello nazionale. Per garantire il trasporto
combinato delle merci dai porti abbiamo investito 10 milioni solo
nel 2022 anche grazie alla nuova legge sull'intermodalità che ha
avuto il placet dalla Commissione europea e adesso è modello di
esempio per molte regioni nazionali ed europee".
Grazie a questa norma infatti il trasporto passa dalla gomma al
ferro "sgravando - ha sottolineato Pizzimenti - i centri storici
dal passaggio dei tir e diminuendo sensibilmente l'inquinamento".
Sempre per aumentare le capacità di trasporto su ferro "la
Regione - ha concluso - ha anche investito 6 milioni
sull'infrastruttura ferroviaria di Monfalcone".
ARC/LIS/pph
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