Udine, 2 feb - "La stesura del Piano di sviluppo strategico
(Pss) è in dirittura d'arrivo e l'Amministrazione regionale,
supportata da professionisti esperti, sta concludendo le
verifiche tecniche relative all'applicazione dei criteri sulla
base dei quali sono stati identificati i Comuni che formano la
Zona logistica semplificata (Zls)".
È quanto ha reso noto l'assessore regionale alle Infrastrutture
Graziano Pizzimenti, illustrando in V Commissione consiliare
assieme agli assessori alle Finanze, Barbara Zilli, e alle
Attività produttive, Sergio Emidio Bini, l'iter e i contenuti del
documento che, una volta approvato dalla Giunta regionale, sarà
allegato all'istanza di istituzione della Zls che verrà
presentata dal governatore Massimiliano Fedriga e, dopo un
percorso istruttorio con la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, porterà all'istituzione della Zls FVG della durata di
sette anni.
Il Pss approfondirà l'analisi territoriale, delle infrastrutture
e dei nessi economico-funzionali, illustrerà l'elenco dei Comuni
che formano la Zls e affronterà gli aspetti di semplificazione
amministrativo- procedurale, dei benefici per gli insediati,
nonché gli elementi gestionali della Zl, oltre che degli aspetti
relativi alle aree per gli aiuti di Stato a finalità regionale.
Dopo aver ribadito le caratteristiche e le opportunità della Zls
- benefici di cui le imprese insediate fruiranno in termini di
semplificazioni amministrativo-procedurali, di credito d'imposta,
ecc. - Pizzimenti ha evidenziato come la ragione della scelta dei
territori derivi dall'applicazione di specifici criteri di tipo
territoriale e strategico, quantitativo e qualitativo, attraverso
l'analisi di una serie di indicatori.
"In sintesi i criteri sono undici e sono raggruppabili in tre
classi: criteri logistici, economici, green. Ciascun territorio
comunale è stato valutato sulla base di tali criteri in modo
rigoroso e scientifico e solo i territori caratterizzati da
specifici valori rientreranno nella Zls", ha chiarito Pizzimenti.
Da parte dell'assessore Bini è stata ribadita l'assoluta
trasparenza del percorso fissato per legge e la qualità
dell'impostazione dei criteri.
"La discrezionalità sulla scelta dei territori è del tutto
bandita grazie ad un'analisi approfondita. A settembre scorso
l'Amministrazione regionale ha fatto proprie le indicazioni
strategiche suggerite dal gruppo di consulenti nominati,
condividendo le indicazioni all'interno di riunioni
specificamente indette con le categorie economiche e gli enti
coinvolti nel percorso di definizione del Pss e parallelamente le
associazioni di categorie e gli enti economici di secondo livello
hanno svolto un lavoro di analisi e di identificazione delle
opportunità di investimento e sviluppo del territorio. I due
documenti di studio, il lavoro realizzato dalla Camera di
commercio della Venezia Giulia con il supporto tecnico di
UnionTrasporti e lo studio commissionato alla Ralian Research &
Consultancy su mandato di Confindustria Udine e del Consorzio di
sviluppo economico del Friuli, sono alla base dell'individuazione
e utilizzo di coefficienti puntuali che indentificano lo stato di
fatto delle aree", ha commentato Bini, rispondendo anche alle
richieste di maggiore coinvolgimento da parte dei consiglieri di
opposizione.
"La Regione ha seguito pedissequamente il percorso previsto dalla
normativa e di conseguenza, dopo il passaggio in Giunta per
l'approvazione, il Piano verrà messo a disposizione dei
consiglieri", ha assicurato l'assessore.
In merito all'iter di approvazione della Nuova Carta degli aiuti
a finalità regionale, in base alla quale le risorse statali per
il credito d'imposta saranno destinate alle imprese localizzate
in aree "zona c" della Carta, l'assessore Zilli ha aggiornato i
consiglieri, rimarcando come "la Zls e gli aiuti a finalità
regionale siano strumenti finanziari e di semplificazione
amministrativa imprescindibili per dare attuazione alla grande
mole di risorse utili per uscire dalla crisi e quindi veicoli per
consolidare la crescita del Friuli Venezia Giulia post pandemia".
Zilli sull'individuazione delle aree oggetto di aiuti a finalità
regionale ha spiegato che "la Regione ha scelto di garantire
continuità alle aree individuate nel settennato precedente
ampliandole, visto che il negoziato con il Governo ha permesso di
basarsi su aree con un numero di abitanti pari a 210 mila
abitanti, ovvero il doppio rispetto al passato. Si tratta quindi
- ha concluso Zilli - di un risultato assolutamente
soddisfacente".
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