Udine, 22 ott - La Giunta regionale ha provveduto
all'approvazione preliminare del Piano annuale 2021 di attuazione
del programma regionale delle politiche abitative.
Un provvedimento, come specifica l'assessore regionale alle
Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, che assegna priorità alle
azioni che rappresentano una più rapida soddisfazione rispetto al
disagio sociale già emerso e rimanda invece agli esercizi
successivi gli investimenti per iniziative che presuppongano
l'avvio di nuovi cantieri, ovvero le opere non ritenute
essenziali. Tutto questo in considerazione del particolare
periodo che la nostra società sta attraversando e che investe
anche il mondo dell'economia e dell'edilizia.
Nel programma triennale 2020-2022, ricorda ancora l'assessore,
viene così riservata particolare attenzione ai cittadini del
Friuli Venezia Giulia che intendano acquisire la prima casa, ai
conduttori meno abbienti nel pagamento del canone di locazione,
agli interventi per il miglioramento della fruibilità e
dell'accessibilità degli spazi abitativi, anche attraverso la
riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato, e
all'incremento di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Il Piano annuale 2021 prevede dunque, precisa Pizzimenti: lo
scorrimento delle domande di edilizia agevolata, a copertura
delle richieste pervenute dopo l'aprile del 2020; il sostegno
diretto per quanto riguarda l'edilizia convenzionata alle
iniziative già avviate negli anni precedenti giunte al punto da
consentire l'individuazione degli assegnatari e degli acquirenti;
il sostegno ai conduttori meno abbienti nel pagamento del canone
di locazione; contributi per l'installazione di ascensori nei
fabbricati che ne siano sprovvisti o l'adeguamento di quelli
esistenti per migliorare l'accessibilità degli alloggi.
Il Piano, aggiunge l'assessore, tiene altresì in considerazione
il fatto che, a causa dell'emergenza epidemiologica, anche
quest'anno come nel 2020 si è riscontrato un rallentamento dei
cantieri del settore dell'edilizia, che ha causato il rinvio
della conclusione di tante opere, situazione che ha rallentato la
fruizione degli stanziamenti finora assegnati all'azione di
sostegno del coabitare sociale e delle forme innovative
dell'abitare (45 milioni di euro nello scorso triennio). Da
questa constatazione è emerso evidente, conclude Pizzimenti, che
si rende necessaria una rivalutazione sulle effettive urgenze del
settore nel quale sono già previsti interventi tramite le
recentissime misure urgenti relative al Fondo complementare al
Pnrr e altre misure urgenti per gli investimenti di sostegno
economico finalizzato in materia di politiche abitative, legate
in particolare, conclude Pizzimenti, alla sicurezza sismica e
statica e all'efficientamento energetico sugli alloggi di
edilizia residenziale pubblica.
Si tratta di misure che hanno riconosciuto alla Regione quasi 62
milioni di euro, attivando programmi che impegneranno i soggetti
attuatori, prioritariamente individuabili nelle Ater.
ARC/CM/pph