Udine, 12 mag - "La Regione Friuli Venezia Giulia assegna la
giusta importanza all'utilizzo della bicicletta, considerata non
soltanto per scopi turistici o sportivi, ma anche come strumento
destinato a contribuire alla risoluzione dei problemi degli
spostamenti, per esempio tra la casa e il lavoro e la casa e la
scuola. Si è dotata per questo del primo Piano regionale della
Mobilità ciclistica, che mira a definire i percorsi ciclabili e a
prevedere la realizzazione delle infrastrutture necessarie per
attuare sull'intero territorio una rete il più possibile
capillare di raccordo con le principali realtà esistenti, con le
località più significative come con i paesi e i piccoli borghi,
tenendo conto anche delle possibilità intermodali esistenti,
destinate a favorire un impiego più flessibile e sempre più
diffuso delle due ruote".
Lo ha annunciato l'assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio, Graziano Pizzimenti, presentando a Udine, nel palazzo
dell'Amministrazione, la bozza del Piano regionale mobilità
ciclistica, realizzato dal Servizio lavori pubblici,
infrastrutture di trasporto e comunicazione della Direzione
centrale Infrastrutture e territorio.
Frutto di un lavoro di ricerca durato circa due anni, con
l'analisi e la raccolta di dati sviluppata anche nelle realtà
locali per monitorare innanzitutto l'esistente, come ha spiegato
l'assessore, il documento "rappresenterà lo strumento
programmatorio per l'intero territorio regionale perché traccerà
le basi della rete portante delle ciclovie. Ha infatti
individuato - ha specificato Pizzimenti - dieci percorsi
principali, in parte già completati ed esistenti, per oltre 1200
km di sviluppo, i Centri di interscambio o partenza per
l'intermodalità o semplicemente per passare dall'automobile o
altro mezzo di trasporto alle ciclabili e indica i principali
tracciati di raccordo a livello locale".
"Lo sviluppo delle ciclabili - ha precisato Pizzimenti - sarà
portato a un'estensione di 1300 km percorribili per poter
raggiungere l'intero territorio del Friuli Venezia Giulia,
considerando in modo strutturale tutti i collegamenti con le
altre Regioni e con i Paesi contermini, via terra, ma anche
grazie all'intermodalità e ai servizi già attivi da Lignano a
Marano a Grado e Trieste, anche via mare".
"L'interesse per lo sviluppo della ciclabilità sul territorio è
notevole - ha aggiunto l'assessore -, favorito anche dall'impegno
della Regione in questi ultimi due anni, che ha portato
all'attivazione dei servizi di trasporto delle biciclette sui
treni, sui pullman di linea, sulle motonavi".
"L'attenzione degli enti locali - ha poi detto Pizzimenti - degli
urbanisti, dei tecnici del settore, ma anche degli imprenditori è
orientata anche sullo sviluppo della mobilità ciclistica nelle
aree dei consorzi industriali, per trasferire parte del
pendolarismo dalle quattro alle due ruote".
Il Piano, primo strumento del genere in Italia, approvato la
scorsa settimana dalla Giunta regionale, proseguirà ora l'iter
burocratico per arrivare alla sua approvazione definitiva, ma per
la concretizzazione delle parti di dettaglio, il raccordo con le
realtà locali, proseguendo il lavoro di condivisione già svolto
tra la Regione e i Comuni, continuerà con incontri che Pizzimenti
intende programmare sul territorio con i sindaci e gli
amministratori locali. Ciò al fine di valutare anche altri nuovi
eventuali tracciati, compatibilmente con le realtà ed esigenze
locali di sviluppo e valorizzazione sostenibile del territorio.
"L'obiettivo che ci poniamo - ha concluso Pizzimenti - è di dare
un impulso per i prossimi anni alla mobilità sostenibile,
nell'ottica della strategia adottata dalla Regione per il
settore, anche di quello dei trasporti, creando una rete molto
complessa e capillare che fruirà della competenza acquisita dalla
Regione sulle ciclovie dopo l'abrogazione delle Province".
ARC/CM/pph
L'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, illustra il Piano regionale mobilità ciclistica
foto ARC Morandini
L'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, illustra il Piano regionale mobilità ciclistica
foto ARC Morandini