Sociale: Riccardi-Roberti, servizi tornino dalle Uti agli Ambiti
"Aggiornare modello che ha funzionato". Incontro in Municipio Ts
Trieste, 3 lug - "Stiamo discutendo con gli Enti locali di una
riorganizzazione dei servizi sociali che riproponga il modello
degli Ambiti territoriali, perché quel modello aveva funzionato
bene in passato e ora, grazie al confronto con i sindaci del
Friuli Venezia Giulia tornati protagonisti, potrà essere
attualizzato al meglio".
È la riflessione che il vicegovernatore Riccardo Riccardi e
l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti,
hanno tratto al termine dell'incontro avuto oggi nel Municipio di
Trieste con il sindaco Roberto Dipiazza, che era insieme
all'assessore ai Servizi e alle politiche sociali, Carlo Grilli,
e i rappresentanti delle Amministrazioni municipali dell'Uti
Giuliana.
"La riforma delle Uti ha estromesso Comuni importanti dalla
gestione dei servizi sociali", ha osservato Riccardi. Adesso, ha
rilevato Roberti, "dopo la tanta confusione creata dalla legge
26, c'è bisogno di ripristinare un'omogeneità, uscendo da premi o
penalizzazioni, in modo che sia garantita libertà ad ogni
comune". "Fermo restando - hanno precisato gli assessori
regionali - che il nostro intento non è di demolire, bensì di
garantire la funzionalità dei servizi ai cittadini, e che non
promuoviamo un'uscita in massa delle Amministrazioni municipali
dalle Unioni".
Nel caso dell'Uti Giuliana in particolare, tenendo conto delle
specificità del territorio e della popolazione, secondo Riccardi
e Roberti si tratterà di valutare se l'opzione migliore sia
quelle dei tre ambiti (Duino Aurisina, Sgonico e Monrupino;
Trieste; Muggia e San Dorligo) oppure di una loro riformulazione
semplificata. Se, infatti, come ha rilevato Riccardi, da un lato
"le formule devono essere flessibili proprio perché perseguono le
esigenze dei cittadini", d'altra parte c'è la necessità di
"evitare soluzioni spot per assicurare - così Roberti -
un'uniformità che risponda alla deficitaria legge 26, con la
quale sono state finanziate le sole Uti, massacrando i Comuni che
non vi hanno aderito". Proprio per questo "il confronto e
l'ascolto dei sindaci che stiamo portando avanti in questi giorni
è una fase essenziale".
Dall'incontro con i rappresentanti dei Comuni dell'Uti Giuliana,
Unione la cui pressione sociale è stimata nel 40% dell'impatto
globale regionale, è emersa la necessità di preservare una
collaborazione di area vasta sia per la gestione del personale
sia per il coordinamento dei progetti. Indicazione sposata da
Riccardi e Roberti che hanno rilevato come "in materia di servizi
sociali nessuno sia più in grado di agire da solo. Lavorare
insieme è un'esigenza imprescindibile".
ARC/PPH/fc
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza (primo da destra), il vicegovernatore della Regione FVG, Riccardo Riccardi (secondo da destra), e l’assessore regionale alle Autonomie locali, Sicurezza e politiche comunitarie Pierpaolo Roberti (terzo da destra), intervengono alla riunione sulla riorganizzazione dei servizi sociali – Trieste 03/07/2018
Foto ARC Montenero
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza (primo da destra), il vicegovernatore della Regione FVG, Riccardo Riccardi (secondo da destra), e l’assessore regionale alle Autonomie locali, Sicurezza e politiche comunitarie Pierpaolo Roberti (terzo da destra), intervengono alla riunione sulla riorganizzazione dei servizi sociali – Trieste 03/07/2018
Foto ARC Montenero
I presenti alla riunione sulla riorganizzazione dei servizi sociali che riproponga il modello degli Ambiti territoriali – Trieste 03/07/2018
Foto ARC Montenero