Trieste, 5 nov - "In Friuli Venezia Giulia, dall'inizio
dell'epidemia, sono stati eseguiti 543mila tamponi che hanno
permesso di individuare 11.264 casi di Covid-19 con un'età
mediana delle persone colpite di 50 anni. Sono stati poi
registrati 414 decessi di persone con un'età media di 85 anni,
che fissano la letalità grezza della nostra regione al 3,5% dei
casi, contro il 5,5 di quella nazionale. L'andamento
dell'epidemia nella seconda ondata è però molto diverso da quello
della prima a causa di una maggiore richiesta di ospedalizzazione
e di cure intermedie, per garantire le quali è stato avviato un
riassetto delle strutture di tutte le aziende del nostro sistema
sanitario, con l'individuazione di strutture destinate
principalmente ai malati Covid e altri solo ai pazienti affetti
da altre patologie".
Sono stati questi gli elementi dai quali il vicegovernatore con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, è partito per illustrare
ai capigruppo in Consiglio regionale l'andamento della pandemia
in Friuli Venezia Giulia e le misure messe in campo per
contrastarla. Il punto è stato fatto nel corso di un incontro in
videoconferenza al quale hanno partecipato anche il governatore
Massimiliano Fedriga e il presidente del Consiglio regionale
Piero Mauro Zanin.
Riccardi ha spiegato che "durante la prima ondata l'indice della
richiesta di posti in terapia intensiva ha seguito una curva
quasi verticale nonostante il numero dei malati fosse minore. Ora
la situazione è molto diversa perché c'è una rilevante
ospedalizzazione nei reparti di pazienti che necessitano di cure
di media intensità, ma è cresciuto moltissimo anche il numero
delle persone in isolamento. Una situazione, questa, che sta
mettendo sotto stress tutto il comparto sanitario e che ha
portato al necessario riassetto di ospedali e presìdi in tutto il
territorio regionale, secondo un modello basato non solo sulla
disponibilità di posti letto ma anche di personale sanitario, per
il quale prosegue comunque l'attività di reclutamento. Alcune
strutture sono state quindi ritenute più idonee di altre ad
ospitare i malati di Covid in un'ottica di sistema".
Commentando i dati della prima e della seconda ondata,
l'esponente della Giunta ha quindi confermato che "rispetto ai
374 focolai d'infezione registrati nella settimana dal 19 al 25
ottobre, ben 283 (76%) hanno avuto origine all'interno del nucleo
familiare, 31 (8%) al lavoro, 24 nell'ambito amicale (6%), 16
nelle case di riposo (4%), 11 nelle scuole (3%), 4 in ospedale
(1%), 3 durante eventi sportivi o in palestra (1%)".
"Mentre in luglio e agosto la principale fonte di diffusione era
stata il rientro dalle vacanze da Paesi ad alta incidenza come
Balcani, Croazia, Malta, Spagna e ha riguardato in particolare
casi importati di persone trentenni, in settembre e ottobre sono
subentrati focolai nati nel nostro territorio, in parte secondari
ai casi importati nei mesi precedenti - ha detto il
vicegovernatore -. Inoltre hanno sicuramente inciso sulla
diffusione del virus il mancato distanziamento e inadeguato uso
delle mascherine sia durante la 'movida', sia sui servizi di
trasporto pubblico e alla fine delle lezioni scolastiche".
L'esperienza maturata nel contrasto al Covid-19 è però servita ad
attuare importanti azioni di contrasto alla diffusione del virus,
come dimostrano i dati delle strutture per anziani, dove prosegue
un'attenta azione di screening. "Complessivamente sono stati
effettuato sugli ospiti delle 170 case di riposo della regione
ben 43.890 tamponi: da questi test è emerso che tra marzo e
giugno la percentuale di contagi rispetto ai tamponi ha avuto
picchi superiori al 50%, mentre ad ottobre, a seguito di un
lavoro dettagliato e ampio di controllo e screening, la punta
massima è stata del 26% con una media del 20%, con 676 casi
registrati nella prima ondata contro i 366 di ottobre - ha
chiarito il vicegovernatore -. I contagi sono quindi più che
dimezzati; inoltre va evidenziato che più del 90% degli oltre
11mila ospiti delle strutture per anziani è stato sottoposto al
test per il Covid e che la percentuale sale al 99,3% per le
realtà dell'area giuliano-isontina".
Tra prima e seconda ondata si è inoltre ridotto il tasso di
contagi tra il personale delle case di riposo, con 291 positività
(4.14%) contro 171 (2.43%), mentre è aumentato, anche se rimane
contenuto, quello tra i dipendenti del servizio sanitario
regionale con 276 positività (2.02%) contro 315 (2.31%).
Infine per quanto attiene le scuole, sono stati registrati
contagi in 109 istituti (34 di Pordenone, 32 di Trieste, 28 di
Udine e 15 di Gorizia) con il contagio complessivo di 186 alunni
e 23 persone tra il personale.
ARC/MA/al
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi, in una foto d'archivio
Foto ARC Montenero