Questa mattina la presentazione dell'"Ospedale di comunità"
all'Itis di Trieste
Trieste, 5 sett - "Dare corrette risposte di salute al
cittadino significa anche individuare soluzioni concrete,
sostenibili e adeguate per le cure intermedie. La pandemia l'ha
messo ancora più in evidenza: in quel periodo siamo stati
costretti, infatti, a fare ricoveri ospedalieri inappropriati per
la carenza, in tutto il Paese, di posti letto per questo
specifico tipo di esigenza. La sfida di oggi e dei prossimi anni
ci porta inevitabilmente nella direzione della riorganizzazione
del sistema, che deve fornire una cura appropriata in base
all'esigenza di salute che una persona ha. L'esempio dell'Itis è
per questo da seguire e da implementare".
Lo ha sottolineato l'assessore alla Salute del Friuli Venezia
Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto questa mattina, a Trieste,
alla presentazione dell'Ospedale di comunità (Odc) negli spazi
dell'Azienda pubblica di servizi alla persona "Itis",
illustrazione cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente
dell'Azienda pubblica di servizi alla persona, Aldo Pahor, il
direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano
Isontina (Asugi), Antonio Poggiana, e il presidente della
Fondazione CrTrieste, Massimo Paniccia.
"Gli ospedali di comunità che sono in fase di progettazione e in
parte di esecuzione in tutto il Friuli Venezia Giulia, come
definisce lo stesso Stato, andranno a implementare centinaia di
posti letto, con la risposta più corretta di salute al
cittadino", ha detto ancora Riccardi, sottolineando come il caso
dell'Itis abbia una valenza ancora più importante "perché nato da
una collaborazione tra azienda sanitaria e un'azienda pubblica di
servizi alla persona che ha una forte esperienza maturata nel
tempo nel settore della gestione di strutture residenziali".
"Le cure intermedie fornite al di fuori dell'ospedale sono le
migliori perché creano non solo meno al paziente ma anche ai suoi
familiari: si tratta senza dubbio di un percorso lungo, ma deve
essere affrontato. Si è atteso troppo in passato: ora, per scelte
non fatte, per decisioni strategiche non assunte, per errori
sulla politica del personale sanitario, ci ritroviamo a dover
accelerare su tutti i tempi, per una completa rifondazione del
sistema sanitario", ha fatto notare l'esponente della Giunta
sottolineando che l'impegno sulla programmazione è massimo da
parte della Regione.
"Stiamo lavorando per consentire a chi verrà dopo di noi di avere
i medici che oggi mancano, gli infermieri e il personale
sanitario che oggi non c'è più, in tutto il Paese. Nel frattempo
stiamo cercando di impiegare al meglio i professionisti della
salute che sono ancora a disposizione, con nuove soluzioni, senza
perderci in sterili polemiche. Le energie di tutti vadano nella
stessa direzione, in una tregua che aiuti prima di tutto il
cittadino utente", ha detto infine Riccardi.
Dal 20 dicembre 2022 Asugi ha avviato la sperimentazione di una
Struttura intermedia assimilabile all'Odc tramite una convenzione
con l'Itis per erogare prestazioni di assistenza territoriale con
attivazione e messa a disposizione, da parte di Itis, di spazi
adeguati e attrezzati, di strumentazione e di personale, per
attivare appositi nuclei di posti letto qualificati come
struttura sanitaria di ricovero a degenza breve.
La Fondazione CrTieste ha sostenuto i costi per l'acquisto di
arredi e attrezzature, rendendo possibile in tempi brevi la piena
funzionalità del nuovo "ospedale intermedio", realtà che svolge
funzione intermedia tra domicilio e ricovero ospedaliero, anche
per evitare ricoveri impropri e favorire dimissioni protette.
L'Odc è destinato a pazienti residenti o con domicilio sanitario
nell'area giuliana che, a seguito di un episodio di acuzie minore
- o per la riacutizzazione di patologie croniche -, hanno bisogno
di interventi sanitari a bassa intensità clinica che necessitano
di assistenza e sorveglianza sanitaria infermieristica
continuativa.
Il ricovero dura di norma tra 15-20 giorni, con un massimo di 30
giorni. Itis fornisce personale infermieristico, operatori
sociosanitari e professionisti della riabilitazione; Asugi
garantisce assistenza medica.
La prima fase di sperimentazione, avviata nel dicembre 2022,
prevedeva l'occupazione di 20 posti letto. Poi, da febbraio 2023
sono stati aggiunti altri 20 posti letto. Dal 20 dicembre 2022 al
31 luglio 2023 sono state accolte 378 persone, con degenza media
di 19 giorni a paziente.
ARC/PT/pph
L'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi (a destra nella foto) alla presentazione dell'Ospedale di comunità negli spazi dell'Itis di Trieste
Segnaletica dell'Ospedale di comunità all'interno dell'Itis di Trieste
Personale presente alla presentazione dell'Ospedale di comunità di Trieste
L'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi (secondo da destra nella foto) alla presentazione dell'Ospedale di comunità negli spazi dell'Itis di Trieste