Case di riposo: Riccardi, direzione sanitaria e nuovi criteri retta
Incontro con rappresentanze gestori strutture residenziali per
anziani Palmanova, 15 feb - Sono stati sostanzialmente tre gli
argomenti affrontati nel corso dell'incontro che si è tenuto oggi
a Palmanova tra il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi, e le rappresentanze dei soggetti gestori delle
strutture residenziali e semiresidenziali per anziani. All'ordine
del giorno dei lavori: il provvedimento di revisione della
normativa regionale che regola il settore. In primo luogo il vicegovernatore ha parlato dell'ipotesi di
introduzione nelle residenze per anziani di una direzione
sanitaria, richiesta a livello nazionale e la cui necessità è
stata acuita dall'emergenza Covid. Il problema è che attualmente
le strutture sono prive di questa figura ma la responsabilità
afferente all'igiene e alla prevenzione sanitaria è in capo al
legale rappresentate che non è tenuto per legge a possedere il
requisito della laurea in medicina. "La revisione della norma -
ha spiegato Riccardi - interviene su questo punto ipotizzando la
previsione di un profilo specifico competente, di formazione
medica, dedicato a questa funzione in modo da poter assicurare il
governo clinico". Sul punto è emerso anche il problema legato al rapporto tra i
medici di medicina generale e gli ospiti delle case di riposo, in
un quadro dove, come è emerso nel corso dell'incontro, la
necessità di assistenza e di cura di questi pazienti -
particolarmente fragili e non autosufficienti - incontra la
difficoltà degli stessi medici di poter seguire i loro assistiti
da vicino con una certa quotidianità. Da qui, la richiesta dei
gestori di trasferire la cura degli ospiti a un responsabile
medico della struttura. Relativamente a ciò, come ha chiarito
Riccardi, la questione ricade sotto la competenza statale e
infatti è attualmente oggetto di un confronto tra il Governo e le
Regioni, dove si sta discutendo della revisione del rapporto tra
la sanità pubblica e la medicina generale. Una possibile
soluzione è rappresentata dalla disponibilità di quote ore che i
medici di medicina generale potrebbero dedicare, in base a
determinate condizioni, alla sanità pubblica. Altro tema emerso è quello afferente alla gestione economica
delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp). Più
specificamente alle novità introdotte dalla riforma del sistema
degli esercizi economici annuali approvata dal Consiglio
regionale lo scorso anno con la quale si prevede l'obbligo del
pareggio di bilancio, pena l'eventuale commissariamento dei
vertici. A tal riguardo il vicegovernatore ha registrato le
richieste dei rappresentanti di considerare il 2021 come un anno
nel quale l'emergenza pandemica ha inciso significativamente
anche da un punto di vista economico sui costi affrontati dalle
strutture. Infine, relativamente alla retta di riferimento regionale,
Riccardi ha spiegato i cambiamenti a cui fanno riferimento da una
parte la definizione di un modello unico di accordo contrattuale
con la Regione e dall'altra la rivalutazione dei criteri per la
definizione del fabbisogno di residenzialità. In particolare, i
consumi standard e i livelli di qualità diventeranno determinanti
per la definizione del contributo regionale.
ARC/GG/ma
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi nel corso dell'incontro
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