Covid: Riccardi, critiche strumentali su priorità e vaccini di massa
"A stabilire modalità e date è il Governo e non la Regione"
Palmanova, 29 dic - "È il Governo che stabilisce le priorità
nei vaccini ed è sempre il Governo che non ha ancora chiarito non
solo a noi, ma anche a tutta la nazione, quando arriverà per il
resto della popolazione il turno per sottoporsi
all'immunizzazione. All'opposizione e ad una parte dei sindacati
che in questo momento alzano la voce su questi temi basterebbe
dire di rivolgersi a Roma dove hanno un filo diretto con chi
governa. Invece in un momento di emergenza credo sia opportuno
solamente lavorare per risolvere i problemi della gente".
Così il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute
Riccardo Riccardi controbatte alle critiche sollevate in queste
ore dalle forze consiliari di minoranza e da una parte dei
sindacati sulla gestione della campagna vaccinale in Friuli
Venezia Giulia.
"Le rappresentanze dei medici - chiarisce Riccardi - lamentano la
metodologia indicata per la prenotazione del vaccino. Su
quest'ultimo tema il direttore di Arcs ha esaustivamente spiegato
che esistono vari canali per consentire alle categorie
prioritarie di fissare la data per l'inoculazione della dose
vaccinale. A testimoniare che spesso le lamentele non sono
suffragate da dati concreti è il fatto che nella giornata di
ieri, in poche ore, sono state quasi 1700 le richieste di
prenotazione".
"Infine - conclude Riccardi - siamo ancora in attesa che i
vaccini ci vengano consegnati. Ora è ufficiale che le dosi
arriveranno domani, imponendoci la modifica delle agende già
programmate. Per le case di riposo, la cabina di regia nazionale
sta pensando come superare il consenso informato che per gli
ospiti sta creando non pochi problemi. Sarebbe facile dire che
tutte le polemiche riguardano informazioni che mancano dal
Governo e non dalla Regione; preferisco invece non adottare
questa linea, perché quando si è in emergenza è normale che ci
siano dei problemi e compito delle persone a cui spetta prendere
le decisioni è quello di risolvere le criticità. C'è invece chi,
non avendo alcuna responsabilità, preferisce elargire a piene
mani, in maniera filosofica e poco operativa, critiche e
soluzioni".
ARC/AL/pph
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