Pordenone, 16 lug - "Il modello adottato a Pordenone in merito
alla figura dell'amministratore di sostegno, che attraverso la
collaborazione tra il Tribunale e il mondo del volontariato
riunisce competenze, ruolo e titolo, deve essere potenziata ed
esportata in tutta la Regione e, auspicabilmente, anche a livello
nazionale. Quest'esperienza rappresenta un passo in avanti
importante lungo la strada verso un modello di welfare capace di
dare risposte articolate ai bisogni delle persone, a partire dai
soggetti più fragili".
È questo il messaggio trasmesso dal vicegovernatore della
Regione, Riccardo Riccardi, durante l'incontro 'Sostieni il tuo
vicino', incentrato sull'impatto sociale della figura
dell'amministratore di sostegno, svoltosi a Pordenone
nell'Auditorium della Regione.
L'istituto dell'amministrazione di sostegno, che è stato
introdotto nell'ordinamento giuridico italiano da una quindicina
di anni, rappresenta uno degli strumenti di welfare più
innovativi oggi a disposizione per promuovere e sostenere le
persone in condizione di fragilità e come ha evidenziato
Riccardi "il Friuli Venezia Giulia nel 2010 ha varato una legge
ad hoc che definisce in maniera chiara il raggio d'azione degli
amministratori di sostegno e ha permesso il ricorso a questo
istituto giuridico".
Ringraziando gli organizzatori dell'iniziativa, il
vicegovernatore ha spiegato che "è necessario concentrarsi sulla
fragilità delle persone tenendo conto che le risposte al bisogno
di salute non possono essere legate solo all'ospedale e alla
sanità o misurate in termini di spesa sanitaria. Le situazioni di
difficoltà vissute dalle persone si riflettono e influenzano la
loro salute, quindi è necessario rafforzare i modelli di presa in
carico dei soggetti deboli, costruendo così un modello di welfare
evoluto e in linea con le esigenze di una società profondamente
cambiata rispetto al passato".
Come è stato sottolineato nel corso dell'iniziativa,
l'Associazione italiana amministratori di sostegno solidali,
nell'ambito del progetto 'Sostieni il tuo vicino', finanziato
dalla Regione, ha sviluppato una valutazione dell'impatto
dell'amministrazione di sostegno, focalizzando l'attenzione sui
circondari giudiziari di Pordenone e Gorizia, afferenti alla
Corte d'Appello di Trieste.
L'analisi valutativa, affidata all'Istituto regionale per gli
studi di servizio sociale, ha dimostrato che questo istituto
negli anni si è notevolmente propagato raggiungendo una platea
sempre più ampia di amministrati, anche se con forti differenze
territoriali. Nel distretto della Corte d'Appello di Trieste (che
include anche 11 Comuni del Veneto Orientale) si registra il
valore più alto misurato a livello nazionale nell'incidenza dei
provvedimenti sulla popolazione residente (1,77 contro lo 0,80,
nell'anno 2016). Secondo lo studio da giugno 2010 gli
amministrati sono passati da 3.752 a oltre 11.000, la maggior
parte dei quali anziani, ma anche adulti fragili. Un terzo circa
di queste persone è anche utente dei Servizi sociali, circa lo
stesso numero sono ospiti di strutture residenziali o di servizi
sanitari e sociosanitari e solo il restante terzo non beneficia
di servizi di welfare istituzionale pubblico. L'analisi ha,
inoltre, rimarcato che l'istituto è impiegato in situazioni in
cui precedentemente la responsabilità era lasciata informalmente
ai familiari o alle stesse persone in difficoltà, ampliando
quindi i loro diritti fragili, tutelandole e al contempo
lasciando loro una certa autonomia decisionale.
ARC/MA/pph