A Monfalcone la struttura per codici bianchi-verdi ha ridotto i
tempi d'attesa
Monfalcone (Go), 30 ago - "L'attivazione dell'ambulatorio Rapid
assesstment unit (Rau) all'Ospedale San Polo di Monfalcone
(Gorizia) ha permesso, nell'arco di un mese, di alleggerire del
30 per cento circa il carico di pazienti del Pronto soccorso e di
ridurre del 15 per cento, ovvero tra 30 e 40 minuti, il tempo
d'attesa per le visite e le dimissioni del restante 70 per cento
di utenti. Quest'esperienza, avviata per la prima volta nella
città dei cantieri grazie a una favorevole organizzazione della
sua struttura ospedaliera, sarà quindi esportata in altre città,
a partire da Trieste. Entro ottobre verrà infatti attivato anche
al Pronto soccorso di Cattinara un ambulatorio riservato ai
codici bianchi e verdi, ovvero quelli che non necessitano
prestazioni d'urgenza".
Lo ha annunciato a Monfalcone il vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha
presentato gli ottimi risultati ottenuti con l'attivazione
dell'ambulatorio Rau assieme al commissario straordinario
dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste
(AsuiTs) e dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 Bassa
Friulana-Isontina, Antonio Poggiana, al sindaco di Monfalcone,
Anna Maria Cisint e al direttore del Pronto soccorso, Alfredo
Barillari.
Analizzando i dati d'accesso al Pronto soccorso di Monfalcone,
dopo aver ringraziato i professionisti e i volontari che si sono
prodigati per concretizzare questa esperienza, Riccardi ha
rimarcato che "la sanità è sistema complicato, ma
quest'iniziativa dimostra come azioni relativamente semplici
possano risolvere anche problemi complessi. Questa operazione
consente, con un contenuto aumento dei costi, di avere elevate
ricadute sul piano sociale perché riduce la tensione alla quale
sono sottoposti sia gli utenti sia i professionisti del settore
sanitario".
Il vicegovernatore ha evidenziato che "l'elevata pressione, sia
lavorativa sia psicologica ed emotiva, che si sviluppava nel
Pronto soccorso di Monfalcone, il quale riceve mediamente 37mila
pazienti all'anno, è stata notevolmente mitigata da questo
modello operativo. Un'ulteriore prova del fatto che dobbiamo
introdurre nel nostro sistema sanitario nuove procedure operative
perché molte di quelle adottate almeno 25 anni fa e poi
cristallizzatesi non rispondono più alle esigenze degli utenti e
di una società che è profondamente mutata. Se oggi gli utenti
accedono in modo errato ai percorsi sanitari, come dimostra
l'elevato numero di codici bianchi e verdi nei Pronto soccorso,
la colpa non è loro ma del sistema che non ha consentito di
individuare soluzioni a tale problema. Questa è una criticità che
deve essere risolta per garantire il miglioramento dei servizi ai
cittadini e la tenuta del sistema sanitario, oltre a consentire
ai professionisti di lavorare in maniera ottimale".
In merito al servizio a Monfalcone, Poggiana ha assicurato che
l'ambulatorio Rau, avviato inizialmente in forma sperimentale,
proseguirà la propria attività e ha spiegato che verrà valutata
la possibilità di estenderne l'operatività su un arco di 24 ore
al giorno.
Alla presentazione dei risultati dell'attività erano presenti,
tra gli altri, i consiglieri regionali Giuseppe Nicoli e Antonio
Calligaris.
ARC/MA/fc
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, assieme al commissario straordinario dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste (AsuiTs) e dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 Bassa Friulana-Isontina, Antonio Poggiana, al sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint e al direttore del Pronto soccorso, Alfredo Barillari.
Foto Arc Assandri