Territorio: Fedriga, recupero ex Dormisch dà risposte carenza tecnici
Udine, 3 ott - "La riqualificazione dell'ex Dormisch
rappresenta un esempio a livello progettuale oltre che un modello
lungimirante in cui la parte formativa si sviluppa insieme alle
grandi realtà industriali per dare risposte all'enorme carenza di
professionisti nei settori produttivi. È evidente, dunque, che le
persone siano il valore aggiunto per essere competitivi a livello
internazionale. In questo senso l'Amministrazione regionale
stanzia importanti risorse a favore degli Its considerando la
formazione fondamentale per accrescere la competitività del
territorio". Lo ha dichiarato il governatore della Regione Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, oggi a Udine, durante l'avvio della
prima parte di demolizione dell'ex fabbrica di birra Dormisch.
Accanto al governatore anche gli assessori regionali alle
Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, alle Finanze
Barbara Zilli e alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti oltre al
sindaco di Udine Pietro Fontanini, a Gianpietro Benedetti,
presidente del Gruppo Danieli e ai tecnici. Le demolizioni continueranno fino a fine anno per poter avviare
la realizzazione, a partire dall'inizio del 2023, di una più
moderna e funzionale sede del Mits, l'Istituto tecnico superiore
"Nuove tecnologie per il made in Italy" Malignani di Udine, per
concludere i lavori nel 2024. La nuova scuola, per 600 studenti,
occuperà oltre il 60% dei volumi totali della costruzione.
L'opera complessiva prevede una spesa di 25 milioni di euro
finanziati dal Gruppo Danieli. Il governatore ha espresso un ringraziamento al Comune di Udine e
al Gruppo Danieli. Fedriga ha rilevato attraverso alcuni positivi indici - fra cui
quelli relativi all'occupazione in Friuli Venezia Giulia e
all'export pro capite, di cui la regione è seconda in Italia - la
vitalità e lo spirito di intraprendenza dell'impresa privata che
affiancata dal sistema pubblico, per quanto di propria
competenza, porta a raggiungere importanti risultati come quello
odierno "esempio di riqualificazione e valorizzazione del centro
urbano, espressione di una visione strategica che coinvolge
pubblico e privato".
Anche l'assessore Bini, a margine dell'evento, ha evidenziato
come il recupero ex-Dormisch sia esempio di alleanza tra pubblico
e privato. "È un progetto che parla di futuro e di innovazione ed
è la prova che la collaborazione fra queste due parti è foriera
di grandi risultati. Grazie a questo progetto di rigenerazione
urbana sorgeranno ampi spazi per l'alta formazione mirata dei
nostri giovani, competenze necessarie per il mercato del lavoro".
Analogamente Pizzimenti che ha parlato di "grande sinergia tra
pubblico e privato per il recupero di un'area storica della
città. Una risposta anche all'annoso problema degli spazi per gli
studenti che studiano in città".
Per l'assessore Zilli invece "un luogo simbolo di laboriosità e
attività nel cuore della città diventa, con questo qualificante
intervento, la sintesi perfetta per il futuro di alta competenza
dei nostri giovani e di tutto il territorio". Il progetto dell'ex Dormisch, curato dall'architetto Marco Zito
di Venezia, restituirà alla città un'area con una superficie
coperta di 3.035 metri quadrati e un volume lordo di 40 mila
metri quadrati. Tra gli elementi che saranno mantenuti, oltre
alla ciminiera, anche la turbina idroelettrica attorno alla quale
si è sviluppata la fabbrica. L'intero sistema costruttivo è
modulare e prevede di recuperare 1.500 tonnellate di acciaio in
fase di demolizione.
ARC/LP/pph
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