Trieste, 25 mar - "Soddisfare una platea più ampia di imprese
artigiane che necessitano di ammodernamento tecnologico e venire
incontro sia alle loro domanda adeguamento digitale sia alle
esigenze specifiche del manifatturiero": così l'assessore
regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini ha
riassunto gli obiettivi delle modifiche in materia di incentivi e
finanziamenti al settore artigiano approvati dalla Giunta
regionale.
Accogliendo le richieste dal Centro di assistenza tecnica alle
imprese artigiane (Cata), sono state modificate nel Testo unico
delle disposizioni regolamentari le percentuali di intensità di
aiuto per i contributi relativi ad ammodernamento tecnologico e
per le imprese di piccolissime dimensioni, riducendole,
rispettivamente, dal 50 al 40 per cento e dal 65 al 50 per cento.
La riduzione della percentuale di aiuto consente, a fine anno, di
soddisfare un maggior numero di domande. "Nel 2018 si era
registrato, infatti, un elevato fabbisogno che è indice di
vitalità delle imprese artigiane - ha rilevato Bini - e che ci
induce a esaudire tutte le domande possibili".
Per la linea contributiva di ammodernamento tecnologico,
diventano finanziabili hardware e software non collegati con
l'acquisto di macchinari e impianti. Anche in questo caso è stata
accolta la richiesta del Cata in quanto la digitalizzazione dei
processi aziendali può anche prescindere dall'acquisto di
impianti e macchinari. In secondo luogo, si introduce
l'ammissibilità a contributo delle macchine operatrici prive di
targa per consentire un ammodernamento per le imprese del settore
manifatturiero. L'ammissibilità a contributo delle macchine
operatrici prive di targa viene introdotta anche nella linea
contributiva a favore delle imprese di nuova costituzione.
Da segnalare, inoltre, che l'ammontare delle spese di
progettazione, direzione lavori e collaudo è ammissibile a
contributo nel limite massimo del 15 per cento della spesa per
gli interventi edilizi.
Le modifiche al Regolamento hanno permesso, infine, di adeguare
il Testo unico regionale alle discipline statali sugli obblighi
di trasparenza dettati dalla legge 4 agosto 2017 n. 124. Tali
norme prevedono che le imprese che ricevono sovvenzioni,
contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di
qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni e da altri
soggetti a esse riconducibili sono tenute a pubblicare tali
importi nella nota integrativa del bilancio di esercizio e nella
nota integrativa dell'eventuale bilancio consolidato.
ARC/PPH/ep
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini
Foto ARC Montenero
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