Ater: Pizzimenti, obiettivo 2019 è accelerare procedure
Presentato bilancio sociale, 26mila alloggi per 53mila cittadini
Udine, 17 dic - "La sfida del 2019 per il sistema Ater Fvg sarà
trovare il metodo per velocizzare le procedure di
cantierizzazione e trasformare nel più breve tempo possibile le
risorse disponibili in opere realizzate".
Questo il commento dell'assessore regionale al Territorio,
Graziano Pizzimenti, a margine della conferenza stampa nel corso
della quale oggi a Udine è stato presentato il bilancio sociale
2017 delle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale.
"I numeri presentati oggi dimostrano che le Ater costituiscono un
sistema imprescindibile sia per il ruolo sociale sia per quello
economico che rivestono a livello regionale", ha proseguito
l'assessore, evidenziando come "non solo 53mila cittadini
residenti sono in affitto in 26mila alloggi popolari di proprietà
Ater, ma il sistema ha anche una ricaduta economica sul mondo
imprenditoriale per 37 milioni di euro, pari all'81% del totale
di quanto Ater investe".
La necessità di immettere nuovi alloggi di edilizia popolare
emerge dal numero ancora alto della richiesta di case sociali in
Friuli Venezia Giulia, dato che si prospetta in crescita: nel
2017 oltre 12.700 famiglie si sono rivolte all'edilizia sociale
pubblica per avere una casa. Nello stesso anno, su tutto il
territorio regionale sono stati complessivamente assegnati 569
alloggi, ma il 65% della domanda di case popolari resta ancora
inevasa (complessivamente 8000 domande).
I nuclei famigliari che occupano appartamenti gestiti dalle Ater
rappresentano il 29% delle famiglie della regione che risiedono
in affitto. Pur con qualche differenza tra le diverse aziende,
complessivamente nel 2017 il canone medio mensile è stato di 119
euro.
"Nel bilancio appena approvato abbiamo messo a disposizione 17
milioni di euro per investimenti sull'edilizia sovvenzionata e
per una minor parte sulla agevolata, a cui si aggiungono fondi
nazionali per 9,2 milioni nel triennio destinati alla
manutenzione straordinaria", ha specificato Pizzimenti,
ricordando inoltre "gli ulteriori 13 milioni per il Fondo sociale
e i 400 mila euro aggiuntivi destinati esclusivamente ai nuclei
monoparentali".
Con il 2019 entreranno in vigore i nuovi criteri di assegnazione
che prevedono la residenza in regione da almeno 5 anni e
l'asseveramento, per gli aspiranti inquilini extracomunitari,
della mancanza di immobili di proprietà nel paese di provenienza,
tramite certificazione dell'Ambasciata. "Ciò comporterà
sicuramente - è stato il commento dell'assessore - un più ampio
accesso di cittadini italiani agli alloggi, dato che potremo
valutare solo a pieno regime".
I primi bandi con i nuovi criteri partiranno nel Pordenonese già
a gennaio in 9 dei 10 comuni che posseggono alloggi Ater (con la
sola esclusione del capoluogo che richiederà tempi più lunghi di
predisposizione del bando).
La fotografia del bilancio sociale 2017 è anche quella dei primi
dati che tengono conto pienamente degli effetti dell'entrata in
vigore della legge regionale 1/2016 di riforma del sistema ed in
particolare dell'introduzione del calcolo del reddito sulla base
dell'Isee e non dell'Irpef. Ne emerge che, nel 2017, il 61% degli
inquilini di edilizia sovvenzionata appartiene alla fascia Isee
più bassa (quella fino a 10mila euro) con un canone medio
applicato di 68 euro. La composizione media dei nuclei
famigliari è di 2 unità. Per quanto riguarda la distribuzione
degli inquilini Ater sul territorio regionale, la percentuale più
elevata si registra nell'area di Trieste (38%), seguita da Udine
(28%), Gorizia (15%), Pordenone (15%) e Alto Friuli (4%).
Attualmente la presenza di cittadini extracomunitari nelle
famiglie Ater della regione si attesta al 13%. Spostando
l'attenzione sulla titolarità del contratto, per il 92% è in capo
a cittadini italiani e per il 7% a cittadini provenienti da Paesi
non appartenenti all'Unione Europea. I contratti di locazione
stipulati nel 2017 sono prevalentemente relativi a italiani (in
media 71%), per il 24% a cittadini non appartenenti all'Unione
Europea e, infine, per il 5% a cittadini comunitari.
ARC/SSA/fc
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