Cavasso Nuovo (Pn) 6 ott - "La Cipolla rossa di Cavasso Nuovo è
uno dei 13 presidi Slow Food della regione e può ben
rappresentare una delle tante nicchie enogastronomiche che i
turisti ricercano. Il nostro territorio ha sapori ineguagliabili
che vanno conservati e promossi. Anche grazie ai presidi,
possiamo mantenere vive le storie e le tradizioni che hanno
caratterizzato la vita del Friuli Venezia Giulia".
Lo ha affermato oggi a Cavasso Nuovo (Pordenone) l'assessore
regionale ad Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini,
durante il convegno a cui ha fatto seguito il documentario sulla
cipolla rossa locale, fra storia, tradizione e gusto, nella sala
operaia della località pordenonese.
Bini ha rimarcato l'importanza dell'enogastronomia, "un driver
rilevante per la nostra economia che va sostenuto e rappresenta a
tutti gli effetti una forma di turismo culturale, capace di
mettere in vetrina non soltanto i prodotti ma anche i processi e,
con essi, il territorio su cui si sviluppano".
Sulla cipolla rossa l'esponente della Giunta Fedriga ha ricordato
come queste produzioni "vanno valorizzate sia per conservarne e
tramandarne la storia sia perché possono offrire interessanti
sviluppi economici anche per i giovani".
Duranti i lavori, Michela Spigolon, presidente dell'associazione
produttori della Cipolla rossa di Cavasso Nuovo, ha spiegato le
motivazioni alla base del documentario presentato oggi e nato per
raccogliere e conservare la storia di un prodotto tradizionale
che, fino agli Anni Sessanta, è stata una preziosa risorsa per il
territorio.
"Con il terremoto del '76 la microeconomia orticola stava
scomparendo a favore di attività più legate all'edilizia; per non
perdere questa produzione - ha fatto eco il vicepresidente
Claudio Zambon - i produttori della Cipolla rossa di Cavasso
Nuovo si sono costituiti 10 anni fa nell'omonima associazione,
aderendo alle regole di un disciplinare di produzione a tutela
del prodotto e dei consumatori".
Oggi il prodotto è un'opportunità da valorizzare in chiave
economica, turistica e sociale, come è stato evidenziato, e,
secondo Costantino Cattivello, agronomo dell'Ersa, in futuro
produzioni di questo tipo potrebbero essere sempre più ambite per
gli aspetti nutraceutici, ovvero i composti naturali che incidono
sulla salute e che si trovano in misura maggiore nei prodotti
locali. La Cipolla rossa di Cavasso Nuovo verrà presto presentata
anche nel contesto dell'Unione Europea.
ARC/LP/fc
L'assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG