Aiuti di Stato: Zilli, ampliato sostegno alle imprese
Udine, 7 dic - "Il prolungato periodo di incertezza economica
legato al protrarsi della crisi russo-ucraina ha indotto la
Commissione europea ad avvalersi della flessibilità del sistema
degli aiuti di Stato e a concedere un ampliamento delle
contribuzioni a sostegno delle imprese. Il Friuli Venezia Giulia
ha immediatamente accolto questa opportunità adeguando il regime
quadro a beneficio delle imprese".
È il commento dell'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli
all'approvazione da parte della Giunta del Friuli Venezia Giulia
della delibera di adozione del Regime quadro FVG per le sezioni
2.1 e 2.4 del Quadro temporaneo di crisi, dopo la comunicazione
della Commissione Europea sulla modifica del Quadro temporaneo di
crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno
dell'economia a seguito dell'aggressione della Russia contro
l'Ucraina" dello scorso 20 novembre. La delibera diventerà
efficace dopo la notifica alla Commissione europea "provvederemo
in tempi brevi alla necessaria notifica e ci attendiamo un
altrettanto celere risposta da parte degli organismi europei" ha
specificato Zilli.
Con questa delibera l'Amministrazione regionale, così come le
Camere di commercio e gli Enti locali del territorio regionale,
possono concedere, entro il 30 giugno 2024, aiuti di Stato in
settori diversi da quello della pesca e dell'acquacoltura, della
produzione primaria dei prodotti agricoli e forestali, fino a 2
milioni e 250mila euro per impresa.
Il provvedimento si riferisce alle misure previste dal regime
quadro nella sezione 2.1 (aiuti di importo limitato) che la
Commissione ha aumentato da 2 milioni di euro per impresa per
Stato membro a 2,25 milioni di euro.
"L'aiuto è concesso a imprese colpite dalla crisi sia
direttamente che indirettamente, per le conseguenze derivanti da
contrazioni della domanda, interruzione di contratti e progetti
esistenti, perdita di fatturato, difficoltà di approvvigionamento
delle materie prime e aumento dei prezzi e carenza di fonti
energetiche e di carburanti, mancata disponibilità o
insostenibilità economica di altri fattori produttivi" ha
spiegato Zilli aggiungendo che "anche in Friuli Venezia Giulia si
sono avute gravi conseguenze negative, dirette e indirette, sulle
imprese a causa della contrazione della domanda,
dell'interruzione di contratti con conseguente perdita di
fatturato, così come delle interferenze nelle catene di
approvvigionamento per le importazioni e le esportazioni, con
effetti sul mercato dell'energia che hanno provocato, in
particolare, un aumento significativo dei prezzi di elettricità e
gas".
ARC/SSA/gg
L'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli
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