Ambiente: Scoccimarro, qualità dell'aria in Fvg migliora ogni anno
Trieste, 10 giu - "La qualità dell'aria in Friuli Venezia Giulia
continua a migliorare. Esistono pochissime criticità mai comunque
sopra la soglia di attenzione. Ogni anno la situazione va nella
direzione tracciata da questa Amministrazione regionale". Lo afferma l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, Fabio
Scoccimarro, che questa mattina ha presentato la Relazione sulla
qualità dell'aria 2020 di Arpa Fvg che ha segnato un leggero
miglioramento per l'ozono, sostanziale stabilità sul fronte delle
polveri sottili, necessità di migliorare i processi di
combustione domestica della legna. Si tratta di un rapporto innovativo per le modalità di
presentazione dei dati, più compatto e di più facile lettura,
arricchito nella parte conclusiva di un breve capitolo dedicato
alle buone pratiche, cioè alle azioni che ognuno può compiere
quotidianamente per migliorare la qualità dell'aria. "Lo scorso 7 maggio - ricorda Scoccimarro - la Giunta ha
deliberato l'approvazione del rapporto preliminare per
l'aggiornamento del piano regionale di miglioramento della
qualità dell'aria che attualmente è in fase di valutazione da
parte delle autorità competenti in questo settore: Comuni,
associazioni di categoria e ambientali, Ministeri e Direzioni
regionali. Da tutte queste realtà ci aspettiamo i necessari
riscontri e le opportune proposte sulla base delle diverse
competenze". "Quel rapporto preliminare - sottolinea l'assessore -
intercettava già allora gran parte delle indicazioni che sono ora
riportate nella Relazione annuale sulla qualità dell'aria redatta
da Arpa". Nel rapporto dell'Agenzia regionale per l'ambiente si conferma,
infatti, una qualità dell'aria in Friuli Venezia Giulia
complessivamente buona. Rimangono alcune criticità relativamente
a uno dei tre indicatori per le polveri sottili, ovvero il numero
di superamenti della soglia giornaliera di 50 µg/m3 per il Pm10,
che nella bassa pianura pordenonese e nei pressi del confine con
il Veneto, purtroppo, risulta ancora superiore alla soglia di 35
giorni prevista dalla vigente normativa. Decisamente meglio vanno gli altri due indicatori relativamente
al materiale particolato, ovvero il valore della concentrazione
media annua del Pm10 che è sempre stato inferiore ai 40 µg/m3
previsti dalla vigente normativa e la concentrazione media annua
della frazione più fine del particolato (PM2.5), che è stato
ovunque inferiore anche al limite di 20 µg/m3 che doveva entrare
in vigore nel 2020. "Nonostante la qualità dell'aria nella nostra Regione, infatti,
sia di fatto buona, è comunque importante agire su alcuni settori
- precisa Scoccimarro -. Uno di questi è certamente la portualità
anche alla luce dell'aumento esponenziale dei traffici e dello
sviluppo degli scali del Friuli Venezia Giulia". "Dobbiamo inoltre intervenire sul riscaldamento domestico che è
direttamente collegato ai cambiamenti climatici e sul trasporto
su strada nonostante i grandi miglioramenti tecnologici che hanno
interessato questo comparto". "Un elemento di particolare attenzione dovrà essere anche quello
del cosiddetto 'inquinamento d'area'. Si tratta - aggiunge
l'assessore - degli effetti congiunti di diverse sorgenti, in
particolare delle attività produttive in aree ristrette di
territorio. Questa attenzione, infatti, è necessaria più che mai
oggi per poter garantire uno sviluppo pienamente sostenibile e
una completa transizione ecologica". "Stiamo andando verso un Friuli Venezia Giulia sempre più green -
conclude Scoccimarro - e contiamo, grazie al progetto Nipoti, di
anticipare al 2045 il Green Deal europeo previsto per il 2050".
ARC/RT/gg
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