Tarvisio, 9 feb - "Con investimenti complessivi per circa 70
milioni di euro sui poli montani la Regione ha voluto
riprogrammare i palinsesti invernali ed estivi della nostra
montagna. L'interesse della Giunta regionale era quello di
attivare un programma di sviluppo del territorio montano a lungo
termine che, ne siamo consapevoli, non può esaurirsi in cinque
anni, ma che sta dando già ottimi risultati".
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio
Emidio Bini, ha esposto le finalità della politica regionale
nella gestione dei poli montani e i contenuti della nuova legge
sugli impianti a fune in un incontro pubblico che si è svolto
nell'auditorium comunale di Tarvisio.
All'evento hanno preso parte anche il sindaco di Tarvisio, Renzo
Zanette, e il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano
Mazzolini, oltre ai tecnici di PromoTurismoFVG e ai
rappresentanti del Collegio regionale dei maestri di sci.
"Sono state definite delle regole e le abbiamo messe a sistema -
ha ricordato Bini -, includendo in esse il Piano Neve che
consente di programmare puntualmente gli investimenti in
montagna. Un ulteriore passaggio ha riguardato il censimento di
tutti gli impianti gestiti direttamente da PromoTurismoFVG".
"Le nostre aree montane avevano bisogno di essere aiutate ed
incentivate sia a mantenere operativi gli impianti già presenti
sul territorio sia a sfruttare meglio l'attrattività turistica
della nostra splendida montagna, non solamente legata alla
stagione invernale e sciistica ma sempre più attrattiva anche
nella stagione estiva", ha rimarcato Bini.
La legge di settore 11/2022 prevede una moderna disciplina degli
impianti a fune, delle aree sciabili attrezzate e delle piste
dedicate agli sport sulla neve, oltre ad importanti disposizioni
in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali. Come
ha sottolineato Bini, infatti, "la legge norma, aggiorna,
semplifica, snellisce e rende più efficace la normativa di
settore rispetto alla risalente legge del 1981. Era quindi
evidente la primaria necessità di aggiornamento dell'apparato
normativo rispetto a quello precedente obsoleto e datato".
Oggetto della legge di settore sono in larga parte gli impianti a
fune presenti in montagna ed utilizzati per le discipline
sportive invernali, ma vi rientrano anche gli impianti a fune per
il trasporto di persone in città, come ad esempio il mini
impianto di Pradibosco. Per quanto riguarda gli impianti a
fune nelle zone montane, la regione Friuli Venezia Giulia ha
affidato la gestione della quasi totalità degli impianti di
risalita a PromoTurismoFVG, quale braccio operativo
dell'Amministrazione regionale.
L'assessore ha richiamato alcuni dati: "Nei sei poli gli sciatori
sono cresciuti in media del 26 per cento rispetto all'anno
scorso. Tra le vacanze natalizie e l'inizio del 2023 gli impianti
regionali sono stati scelti da 42mila persone in più rispetto
all'anno scorso. Un chiaro segnale dell'attrattività turistica
del nostro territorio, frutto di investimenti mirati e di
un'attenta valorizzazione dei poli montani. Un esempio su tutti
riguarda l'ottima risposta data dai poli turistici montani al
Festival olimpico invernale della gioventù europea, Eyof 2023,
svoltasi dal 21 al 28 gennaio. Un'altra occasione per dimostrare
l'attrattività e l'offerta di alto livello della nostra montagna,
in un contesto transfrontaliero che non ha eguali".
I Poli sciistici montani individuati dalla norma sono sei: Sella
Nevea (comuni di Resia e Chiusaforte), Ravascletto/Zoncolan
(comuni di Ravascletto e Sutrio), Piancavallo (Aviano e Budoia),
Tarvisio (Tarvisio e Malborghetto-Valbruna), Sappada/Forni
Avoltri (Sappada e Forni Avoltri) Forni di Sopra/Sauris (Sauris e
Forni di Sopra).
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale al Turismo Sergio Emidio Bini a Tarvisio