Commercio: Bini, ddl di settore semplifica e ammoderna
Primo passo verso riforma terziario Udine, 17 nov - "Il ddl che modifica la legge regionale del
settore commercio (Lr 29/05) punta a semplificare, ammodernare e
aggiornare la disciplina del comparto. L'adeguamento e la
semplificazione della normativa del 2005 rappresentano la prima
pietra di una riforma del terziario che si realizzerà con la
prossima legislatura regionale". Lo ha indicato l'assessore regionale alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini in II Commissione consiliare dando conto degli
elementi caratterizzanti l'impianto normativo ovvero la
semplificazione e l'ammodernamento oltre che l'abrogazione di
leggi in contrasto con norme comunitarie e statali e la
riorganizzazione del Titolo III della legge regionale 29/05
riguardante il "commercio sulle aree pubbliche". "Il ddl non rappresenta una modifica strutturale ma una
semplificazione e un adeguamento normativo del settore" ha
chiarito Bini ricordando come l'iter del disegno di legge sia
stato caratterizzato da un percorso di condivisione frutto della
concertazione tra i principali rappresentanti del sistema quali
Anci, enti locali e associazioni di categoria. "Grazie all'aggiornamento della legge regionale sul commercio si
è colta anche l'occasione di riordinare alcuni articoli che erano
diventati di difficile applicazione considerando l'evoluzione del
contesto socio-economico di riferimento" ha specificato
l'assessore regionale, evidenziando come "l'intervento sia una
naturale continuità dell'introduzione con la legge
SviluppoImpresa dei distretti del commercio che sono in fase di
regolamentazione". Si semplificano ad esempio le comunicazioni di inizio, subentro e
cessazione attività e si introduce la previsione di nuove forme
di vendita, quali l'home food e l'home restaurant. Allo stesso
modo viene meglio specificato, attualizzandolo, l'e-commerce
semplificandone l'attivazione. "Si tratta di pratiche che si stanno diffondendo e una norma era
richiesta sia dalle amministrazioni comunali sia dalle
associazioni di categoria, per combattere l'abusivismo. Il fatto
di inserire le definizioni di home food e home restaurant nel ddl
- ha indicato Bini - permetterà alle attività di iscriversi al
registro delle imprese e conseguentemente consentirà di svolgere
i controlli adeguati, soprattutto in ambito sanitario. È una
legge che punta a tutelare le attività non il contrario". "Ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla
semplificazione delle procedure delle vendite promozionali e di
liquidazione - ha aggiunto l'esponente della Giunta Fedriga -
senza andare a intaccare le vendite di fine stagione, i
cosiddetti saldi. Quindi si sono abrogate le norme che
prevedevano aggravi inutili per le imprese razionalizzando le
fattispecie delle vendite straordinarie". Le modifiche introdotte porteranno ricadute positive in termini
di risparmio di costi e di tempi amministrativi sia per le
aziende sia per gli enti locali "di conseguenza, lo Sportello
unico attività produttive (Suap) - ha precisato Bini - sarà
sgravato da una serie di procedure ormai obsolete e inutili nei
procedimenti amministrativi". Oltre all'abrogazione di norme superate dalla legislazione
statale o comunitaria, la proposta normativa aggiorna anche la
disciplina in merito al commercio sulle aree pubbliche. Sul punto
Bini ha indicato come "sono stati predisposti i nuovi criteri di
priorità a cui i Comuni potranno fare riferimento per la gestione
di mercati e fiere e per l'assegnazione dei posteggi. Con questa
modifica - ha aggiunto Bini - vengono valorizzate la
professionalità dell'operatore acquisita nell'esercizio
dell'attività su area pubblica, la commercializzazione di
prodotti tipici locali e del Made in Italy, il rispetto dello
stato dei luoghi e del contesto architettonico, in un'ottica di
armonica correlazione con l'ambiente in cui viene svolto il
mercato". L'esponente della Giunta regionale ha poi illustrato il
regolamento per gli impianti a fune, che ha ricevuto parere
favorevole all'unanimità dalla Commissione. Si tratta di un
documento che si prefigge lo scopo di fornire uno strumento di
lavoro unico e funzionale, racchiudendo in un unico testo
normativo la disciplina delle attività concernenti gli impianti,
dall'autorizzazione alla costruzione fino alla gestione degli
stessi, con la definizione delle funzioni dei soggetti che di
volta in volta svolgono le attività a loro assegnate dalla legge.
ARC/LP/ma
L'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, in II commissione consiliare
Foto ARC Montenero
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