Riccardi, vigilanza su salute. Scoccimarro, serve Accordo di
programma
Udine, 12 mag - Si è riunito oggi pomeriggio il tavolo di
confronto sul progetto di conversione della centrale a carbone
A2A di Monfalcone, attorno al quale si incentra una più ampia
progettualità di sviluppo sostenibile dell'area.
Il tavolo fa seguito alla delibera con cui la Giunta regionale ha
espresso tredici condizioni di natura ambientale al parere
collaborativo richiesto alla Regione nell'ambito della
valutazione di impatto ambientale di competenza statale sul
progetto di modifica della centrale termoelettrica.
Il tavolo, convocato dall'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente e energia, Fabio Scoccimarro, è stato aperto dal
vicegovernatore Riccardo Riccardi che ha posto un punto fermo sia
in merito alla centralità del confronto che alla vigilanza sulla
salute pubblica.
"Questo tavolo rappresenta un punto di equilibrio istituzionale.
L'operazione su cui ci si sta confrontando va gestita nella
massima trasparenza e nel rispetto della procedura di cui la
Regione è puntuale garante - ha dichiarato il vicegovernatore -.
Quanto alla vigilanza del sistema salute, la Regione sarà
presente e attiva in tutte le azioni che accompagneranno il
percorso così come stabilito dalla delibera della Giunta
regionale e dalle prescrizioni in essa previste".
Nel corso della riunione, a cui hanno preso parte anche gli
assessori regionali alle Attività produttive Sergio Emidio Bini,
al Lavoro Alessia Rosolen e al Demanio Sebastiano Callari, si
sono delineate le posizioni del sindaco del Comune di Monfalcone,
Anna Maria Cisint, e dei Comuni limitrofi (Duino Aurisina,
Monrupino, Staranzano, Ronchi dei Legionari, San Pier d'Isonzo,
San Canzian d'Isonzo, Turriaco, Doberdò del Lago, Fiumicello
Villa Vicentina e Grado) nonchè quella dell'azienda.
Il Comune di Monfalcone ha espresso preoccupazione per l'impatto
del progetto sull'ambiente e sulla salute, considerando poco
rilevanti le ricadute occupazionali stimate in una cinquantina di
addetti; ha quindi illustrato una proposta di sviluppo
alternativa che punta alla graduale dismissione della centrale a
carbone e alla realizzazione di un polo servizi per la
crocieristica navale.
Da parte dell'azienda è giunto un messaggio di apertura che
considera i piani di sviluppo dell'Amministrazione comunale
compatibili sia con gli obiettivi di riconversione della centrale
che con il mantenimento degli equilibri energetici da fonte
rinnovabile richiesti dalla normativa nazionale.
A fare sintesi è stato l'assessore Scoccimarro che ha indicato la
strada da seguire in un Accordo di programma, sul solco di quanto
fatto per la riconversione di Servola a Trieste.
"Il tavolo di confronto pone le basi per quello che potrà essere
il futuro sostenibile dell'area di Monfalcone - ha dichiarato
Scoccimarro -; la linea politica che è propria di questa
Amministrazione regionale, come è stato fatto per l'area a caldo
della ferriera di Servola, non è quella dello scontro bensì di un
accordo con la società. La Regione ha già espresso una posizione
chiara con le prescrizioni tecniche incluse nel proprio parere;
ora ci faremo promotori di una mediazione che conduca in tempi
brevi ad un Accordo di programma per la transizione ecologica di
Monfalcone quale punto di equilibrio tra le istanze industriali e
quelle del territorio".
ARC/SSA/pph
Il tavolo di confronto sul progetto di conversione della centrale a carbone A2A di Monfalcone
Il tavolo di confronto sul progetto di conversione della centrale a carbone A2A di Monfalcone