Tra le proposte un tavolo permanente per anticipare le crisi
aziendali
Udine, 29 ago - "Quando si parla di posti di lavoro e di
economia deve prevalere il senso di responsabilità, non le
ideologie o il colore politico. In Friuli Venezia Giulia la
Regione ha un ruolo fondamentale: provare, con gli strumenti che
le sono consentiti, a stimolare l'economia del nostro territorio
che ha basi forti. Il tavolo di confronto con i sindacati avviato
oggi ne è una prova".
Così l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio
Emidio Bini, ha commentato l'esito del primo confronto con le
sigle sindacali di Cgil-Cisl-Uil e Confsal sui contenuti del
prossimo disegno di legge Sviluppo Impresa, svoltosi oggi a Udine
nella sede della Regione.
Tra le proposte avanzate da Bini c'è l'istituzione di un tavolo
permanente per affrontare e monitorare con anticipo le potenziali
crisi aziendali. "La Regione viene chiamata ai tavoli di crisi
troppo tardi, quando ormai resta poco da fare. Ciò accade, a
volte, per la carenza di una cultura di condivisione tra i vari
stakeholder delle informazioni sull'andamento economico
dell'azienda. Per questo è necessario istituzionalizzare un
metodo di lavoro condiviso e continuativo".
L'analisi dell'assessore muove dalle previsioni di stagnazione
per l'economia italiana, in considerazione degli indicatori
negativi che giungono anche dalla Germania, tra i principali
partner commerciali del Friuli Venezia Giulia. "Con queste
premesse dobbiamo essere pronti a un clima non favorevole in
vista dell'autunno", ha commentato Bini.
La partita si gioca sulla stesura del disegno di legge Sviluppo
Impresa la cui bozza, già in fase di elaborazione, dovrà giungere
a un testo compiuto entro l'autunno. Per Bini si tratta di "un
provvedimento che va oltre il Rilancia Impresa e lo sviluppa
ulteriormente in virtù dell'attuale condizione economica, con
nuovi temi per la crescita delle Pmi regionali".
I punti che potranno entrare nell'articolato, anche con il
contributo dei sindacati da cui Bini attende un documento nelle
prossime settimane, sono molteplici, a partire dall'accesso al
credito e dalla fiscalità. "Troppe aziende muoiono per mancanza
di liquidità o per eccesso di tassazione - ha evidenziato
l'assessore - e la Regione può agire in controtendenza".
Si pensa a Irap e Ires, come leve su cui agire, ma anche a un
nuovo modello facilitato di accesso al credito. Un ulteriore
punto allo studio è la possibilità di un coinvolgimento dei
lavoratori nella governance delle imprese (in forma di
azionariato) secondo un modello già adottato con successo
all'estero.
Sul tavolo anche i temi del rafforzamento del welfare aziendale
"grazie al quale potremmo garantire benefici diretti per i
lavoratori a un costo contenuto anche per l'impresa, mitigando
gli effetti del cuneo fiscale", ha spiegato ancora Bini. Ultimo
punto citato dall'assessore è la sostenibilità ambientale, intesa
anche come opportunità di sviluppo e di nuova imprenditorialità.
Temi su cui c'è stata una prima convergenza da parte dei
segretari dei sindacati regionali (William Pezzetta per la Cgil,
Giacinto Menis per la Uil, Franco Colautti per la Cisl e Giovanni
Zanuttini per la Confasal) i quali hanno rimarcato la vocazione
manifatturiera del tessuto imprenditoriale regionale e la
necessità di attivare provvedimenti anticiclici. Dai sindacati è
giunta anche l'indicazione di riprendere il tema
dell'aggregazione dei consorzi industriali, di rafforzare i
vantaggi competitivi per la montagna con azioni sulla fiscalità e
sul miglioramento delle infrastrutture e di aggiornare il piano
energetico regionale.
Sarà centrale, in questa visione di sviluppo economico illustrata
da Bini, il ruolo della nuova Agenzia Lavoro Sviluppo Impresa
che, ha evidenziato in conclusione, "farà da sentinella sul
territorio per leggere correttamente gli indicatori economici,
con il supporto di un team permanente composto, tra gli altri, da
sindacati, industria, gestori di fondi, esperti di politiche
sociali e del lavoro".
ARC/SSA/fc
L'assessore alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, durante l'incontro con i rappresentanti sindacali William Pezzetta per la Cgil, Giacinto Menis per la Uil, Franco Colautti per la Cisl e Giovanni Zanuttini per la Confasal - Udine, 29 agosto 2019.
Foto ARC