In Fvg, a fine 2022, i casi hanno riguardato oltre 1200 donne e
oltre 500 minori
Pordenone, 27 set - "La Commissione pari opportunità della
Regione ha posto all'attenzione di tutti un tema di grande
importanza e, purtroppo, anche di grande attualità. Quello di
oggi è stato un momento di riflessione e di confronto quanto mai
necessario, per capire quali sono i fronti sui quali è necessario
agire con maggiore incisività, non solo per aiutare le donne
vittime di violenza e gli orfani dei femminicidi, ma anche per
capire come si possa, insieme, cambiare la cultura che genera
violenza, in un tempo storico in cui le tensioni sociali sono
sempre più forti e sfociano, nella loro forma più estrema, nella
soppressione di una vita umana".
Lo ha sottolineato l'assessore alla Politiche sociali e sanità
del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che questo
pomeriggio ha preso parte a Pordenone al convegno "La violenza
assistita e gli orfani di femminicidio", evento organizzato dalla
Commissione regionale pari opportunità tra uomo e donna (Crpo),
rappresentata al simposio dalla sua presidente Dusy Marcolin.
Nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato
nell'organizzazione del convegno e tutti coloro che
quotidianamente operano, nel silenzio e con costanza, nell'aiuto
delle donne minacciate o vittime di abusi, verbali e fisici,
l'esponente dell'Esecutivo regionale ha sottolineato quanto "sia
importante intercettare il sommerso, il non detto, il nascosto,
della violenza. Un universo multiforme che può cogliere chi
lavora a stretto contatto con la comunità locale, in particolare
gli assistenti sociali, le strutture locali che fanno capo ai
Comuni, le associazioni. Anche in questo ambito diventa
fondamentale la sussidiarietà, l'osmosi e la grande alleanza tra
tutti i soggetti che, a vario titolo, dal volontariato all'ente
pubblico, lavorano e operano con la stessa finalità: aiutare la
donna vittima di violenza".
"In Friuli Venezia Giulia il fenomeno esiste e i numeri parlano
chiaro: alla fine del 2022 i casi hanno riguardato oltre 1200
donne e oltre 500 minori. L'impegno della Regione è quello di
ampliare gli interventi che già vengono portati avanti in maniera
significativa dai servizi sociali", ha detto poi Riccardi
ricordando che con la nuova Legge regionale 12 'Interventi per la
tutela delle donne vittime di violenza e per il contrasto e la
prevenzione di atti violenti e discriminatori', approvata nel
2021, è stata disciplinata in modo organico la materia del
contrasto alla violenza contro le donne, garantendo strumenti
regionali di coordinamento e di programmazione "attraverso la
promozione di una filiera di servizi specialistici distribuiti
capillarmente sul territorio regionale e integrati con la rete
dei servizi sociali e sociosanitari già presenti".
"Negli ultimi cinque anni - ha aggiunto ancora Riccardi -, la
Regione ha stanziato risorse regionali per oltre 5.625.000 euro
che, sommate a quelle statali, di poco meno di 3,8 milioni di
euro, ammontano complessivamente a oltre 9,4 milioni di euro. Nel
2022 è stata introdotta, inoltre, una nuova misura regionale,
integrativa a quella nazionale sul reddito di libertà, destinata
a donne sole ovvero con figli minori, in carico ai centri
antiviolenza e ai servizi sociali e finalizzata a sostenere
percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Una misura che vuole
favorire l'acquisizione dell'autonomia delle donne, in
particolare l'autonomia abitativa, la riacquisizione
dell'autonomia personale e il percorso scolastico e formativo dei
figli/delle figlie minori a carico".
Nel 2022, e anche nel 2023, infine, la Regione ha destinato
risorse del bilancio regionale per euro 250mila euro a valere su
ciascun anno, a integrazione della misura nazionale sul Reddito
di Libertà.
ARC/PT/gg
L'assessore regionale Riccardo Riccardi nel corso del suo intervento