Trieste, 23 giu - "Grazie alle risorse del Por Fesr stiamo
progettando una nuova proposta di connettività telefonica per le
aree remote e i percorsi turistici maggiormente frequentati del
Friuli Venezia Giulia oggi ancora scoperti".
Lo ha annunciato questa mattina l'assessore alle Infrastrutture,
Graziano Pizzimenti, rispondendo in modalità telematica a una
interrogazione in Consiglio regionale.
"Il tema della copertura mobile della montagna - ha spiegato
Pizzimenti - è già da tempo all'attenzione della Giunta e degli
Uffici competenti in materia di telecomunicazioni e politiche per
la montagna".
"Va evidenziato che sia con il Programma Ermes, di competenza
regionale, sia con il Piano Aree Bianche, la cui regia è affidata
al Ministero dello Sviluppo Economico, si è provveduto a
implementare considerevolmente l'infrastruttura di dorsale e di
accesso in fibra ottica a servizio delle sedi di Pubblica
Amministrazione, delle imprese e dell'utenza residenziale, con
particolare attenzione alle aree soggette al "digital divide"
infrastrutturale".
"In particolare - ha aggiunto l'assessore - l'intervento attuato
da Open Fiber, in qualità di concessionario del Mise, prevede in
generale di portare la fibra agli impianti di telefonia e ai nodi
di rete che si trovino su tralicci a meno di 500 metri dal
tracciato. Grazie a tale intervento, sarà quindi possibile
servire anzitutto in fibra gli operatori di telefonia mobile che
hanno le proprie stazioni radio base presso queste
infrastrutture, garantendo per lo meno una miglior qualità del
servizio erogato attraverso le installazioni già esistenti".
"È doveroso ricordare però - ha sottolineato Pizzimenti - che
l'installazione di tralici ed antenne sono di competenza degli
operatori privati che valutano in autonomia l'opportunità o meno
di garantire la copertura mobile ad un dato territorio".
"Nonostante la disponibilità da parte della Regione, emersa in
diverse riunioni, di prendersi carico della realizzazione dei
tralicci e degli eventuali collegamenti necessari per garantire
l'alimentazione elettrica e il collegamento in fibra, oltre
all'eventuale prolungamento della viabilità locale, gli operatori
- ha rivelato l'assessore - non sembrano avere al momento
particolare interesse né risorse a bilancio da dedicare alla
copertura delle zone scoperte".
"Preso atto quindi delle difficoltà di ottenere una risposta
efficace e tempestiva da parte degli operatori di telefonia
mobile, gli Uffici stanno predisponendo a valere sul Por Fesr,
con particolare riguardo alle aree interne, una nuova proposta di
connettività che punti a servire - ha specificato l'esponente
della Giunta - le aree remote e i percorsi turistici maggiormente
frequentati con particolare riguardo alle zone ancora scoperte".
"La proposta in corso di predisposizione è quella di realizzare
delle 'bolle' FvgWiFi nei parcheggi, nelle aree di sosta, nei
rifugi, lungo alcuni tratti sperimentali delle ciclovie di
interesse regionale e più in generale nelle aree turistiche allo
scopo di fornire connettività mobile tramite tecnologia WiFi ai
fini della sicurezza dei turisti e di coloro che usufruiscono dei
percorsi sentieristici in quota".
"Sono inoltre in corso approfondimenti con la Protezione Civile -
ha affermato Pizzimenti - per valutare il possibile impiego di
tecnologie a bassa frequenza (che garantiscono quindi una miglior
copertura) per poter assicurare la presenza di un segnale radio
di soccorso, anche al di fuori delle "bolle"".
"Al momento, quindi, gli Uffici regionali con la collaborazione
della Protezione Civile e del Soccorso Alpino stanno valutando la
fattibilità e stanno stimando una prima valutazione economica di
alcune proposte progettuali, capaci di servire i rifugi e le aree
di interesse turistico, con l'intenzione di garantire una
connettività mobile, che seppur limitata al servizio dati, è
comunque sufficiente a permettere l'utilizzo delle più comuni
applicazioni di messaggistica, chiamate e richieste di soccorso".
"Questa progettualità, la cui attuazione rimarrebbe in capo alla
Regione e non dipenderebbe, ai fini dell'attivazione, dai piani
industriali degli operatori di telefonia mobile, potrebbe essere
quindi realizzata e messa in opera - ha sottolineato l'assessore
- con una tempistica compatibile con quella prevista dal Por Fesr
2021-2027".
"Resta inteso, comunque, che le installazioni necessarie per
raggiungere i rifugi e gli altri punti di interesse attraverso
dei rilanci in radiofrequenza, ove non sia possibile completare
il collegamento in fibra ottica, saranno strutturati in modo da
poter ospitare anche le antenne per la telefonia mobile,
nell'eventualità - ha concluso Pizzimenti - che qualche operatore
trovi il budget necessario e sia interessato a dare copertura
alla zona".
ARC/RT/al
L'assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti
Foto Regione FVG