Piano congiunto degli assessori Callari, Rosolen e Pizzimenti
Udine, 1 gen - Con una doppia operazione, da un lato lo sblocco
di 10 milioni di euro di fondi statali Cipe e dall'altro la
riallocazione di quasi 9 milioni di euro del Piano scuole
infrastrutture, la Regione Friuli Venezia Giulia sarà tra le
prime in Italia a portare la fibra in tutti gli istituti
scolastici secondari e in gran parte delle scuole primarie.
È il risultato di un pacchetto di delibere approvato dalla Giunta
regionale che ha visto impegnati allo stesso tavolo gli assessori
regionali al Patrimonio e sistemi informativi, Sebastiano
Callari, alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti e
all'Istruzione, Alessia Rosolen, per mettere a punto l'Accordo di
programma per lo sviluppo della banda ultra larga relativo al
piano di espansione scolastica e il Piano scuole Infrastrutture.
L'accordo finanziato con i 10 mln del Cipe, prevede
l'aggiornamento del servizio di connessione a un Gigabite per
secondo (Gbps) in 419 plessi scolastici già agganciati alla Rete
pubblica regionale, sia direttamente, sia attraverso
infrastruttura di terzi; l'acquisto e l'attivazione degli
apparati necessari al collegamento di ulteriori 299 plessi, per i
quali è prevista la realizzazione di nuova infrastruttura a
valere su fondi regionali.
Nell'intervento rientra anche l'attivazione di ulteriori 246
plessi scolastici di ogni ordine e grado, che saranno rilevati da
Open Fiber nell'ambito del Piano aree bianche della strategia
nazionale per la banda ultra-larga. A ciò si aggiungono
l'acquisizione dei diritti d'uso di fibra di terzi o la
realizzazione di nuova infrastruttura in ulteriori 61 plessi di
scuola primaria; il potenziamento dell'infrastruttura di core e
di dorsale della Rete pubblica regionale con apparati a 100 Gbps
e l'aggiornamento degli apparati attivi siti nei Pop (Poin of
presence) comunali maggiormente interessati dall'aumento del
numero di sedi pubbliche collegate; l'acquisizione di un accesso
internet dedicato a 10 Gbps per le necessità delle sedi
scolastiche e, infine, lo stanziamento di un fondo per la
cablatura interna degli edifici scolastici per il collegamento di
spazi comuni, laboratori e la diffusione del servizio wifi.
Complessivamente, le risorse assegnate risultano sufficienti a
garantire l'attivazione del servizio di connettività a 1 Gbps e
banda minima garantita a 100 Mbps a 1025 plessi scolastici, senza
alcun costo a carico degli istituti scolastici.
Con un intervento complementare al Piano operativo approvato, la
Giunta ha anche stabilito l'utilizzo di 8,7 milioni di euro già
stanziati per garantire a tutti gli istituti secondari di primo e
secondo grado della regione un collegamento a 1 Gbps, portando la
fibra negli istituti scolastici di 39 comuni, 20 in più rispetto
ai 19 inizialmente previsti.
In questo modo il servizio di connettività ultra veloce
raggiungerà ulteriori 241 plessi scolastici, in aggiunta agli
oltre 400 già serviti, e verrà così completata la copertura di
tutte le sedi di scuola secondaria di primo e secondo grado della
regione.
"È grazie alla pressione delle Regioni al tavolo del Cobul
(Comitato Banda ultra larga) e al ruolo che la nostra Regione
esercita come coordinatrice della Commissione agenda digitale che
siamo riusciti a liberare 400 milioni di euro fermi dal 2015 in
una delibera del Cipe - ha spiegato l'assessore Callari - cui si
è aggiunta la richiesta specifica di Friuli Venezia Giulia,
Emilia Romagna e Provincia autonoma di Trento di poter procedere
in autonomia nel fare i lavori, senza attendere la convenzione
che lo Stato farà successivamente con Infratel e di cui non si
conoscono i tempi certi". Per Callari "un esempio di buona
amministrazione e gestione delle risorse che valorizza la nostra
specialità, anche in virtù del fatto che possiamo contare su una
società in house come Insiel". Nel riparto dei fondi di coesione
il Friuli Venezia Giulia è riuscito ad ottenere 10 milioni di
euro "che sono molti di più di quelli che avremmo ottenuto se non
avessimo fatto valere la nostra capacità di spesa - ha aggiunto
Callari - tenuto conto che normalmente questi fondi sarebbero
stati ripartiti per l'80 per cento a regioni del Sud e per il 20
per cento a quelle del Nord indipendentemente dalla popolazione".
"I lavori di progettazione e infrastrutturazione partiranno a
breve" ha assicurato Pizzimenti, secondo il quale "la pandemia ha
impresso un'accelerazione alla digitalizzazione della didattica
che ha fatto emergere il limite degli istituti scolastici non
tanto rispetto agli spazi fisici a disposizione, quanto rispetto
alle connessioni digitali con il mondo esterno".
"Ancora una volta - ha aggiunto Rosolen - ci distinguiamo in
ambito nazionale per efficienza e lungimiranza. Stiamo investendo
risorse importanti per accompagnare le scuole e, quindi, gli
studenti in un percorso innovativo sia sotto il profilo didattico
che culturale. La dimensione della digitalizzazione è sempre più
incombente e imprescindibile: mi preme porre l'accento
sull'ennesimo intervento che vede la scuola al centro dell'agenda
politica di questa giunta. Al netto delle contingenze, proiettare
il mondo della scuola verso una dimensione realmente moderna e
innovativa significa fornire ai ragazzi gli strumenti per
accelerare il loro inserimento nel mondo lavorativo al termine
del ciclo degli studi".
ARC/SSA/ep