Trieste, 12 giu - "Una riunione in un clima di piena
collaborazione con alcune differenze di vedute dovute al compito
di chi governa di mediare su posizioni opposte in seno alla
comunità sul tema sulle espressioni linguistiche nelle Valli".
Questo il giudizio dell'assessore regionale Pierpaolo Roberti
sulla riunione di insediamento della neocostituita Commissione
regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena.
Roberti ha illustrato alla Commissione le ragioni che hanno
suggerito all'Amministrazione regionale di prevedere, nell'ambito
della revisione normativa omnibus, l'istituzione dell'Albo per le
varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della
Val Canale, operando una modifica alla legge regionale 26/2007.
"Un aggiustamento - ha precisato Roberti - che non entra nel
merito del dibattito linguistico-culturale ma mira soltanto a
tutelare, dal punto di vista fattuale, le parlate delle Valli. In
un'area che sta soffrendo fenomeni di spopolamento - ha aggiunto
- non possiamo perdere tempo in ripicche e rivalità. La misura di
creare un Albo dà risposta alla confusione generata da una legge
rivelatasi non in grado di trovare un compromesso efficace tra
visioni antitetiche".
Sulla proposta i commissari si sono pronunciati negativamente e
Roberti si è riservato di operare eventuali ritocchi
all'emendamento.
Tra gli altri punti della riunione odierna, la Commissione
consultiva ha espresso parere favorevole ai criteri per la
formazione del programma di ripartizione delle risorse del Fondo
regionale per la minoranza slovena per l'esercizio 2019, che
ammonta a 100mila euro, e ha fissato entro maggio del 2020 la
celebrazione della Conferenza regionale sulla tutela della
minoranza linguistica slovena che, per legge, va convocata entro
i primi due anni di ogni legislatura. I temi della Conferenza - è
stato deciso - saranno definiti sulla scorta di una consultazione
più approfondita.
La precedente Commissione consultiva, nominata a marzo del 2014,
era rimasta in carica fino allo scorso 31 dicembre.
L'organismo, che è previsto dalla legge 26, è composto da 20
membri. Ne fanno parte l'assessore regionale competente o un suo
delegato; Ksenija Dobrila, Dorica Kresevic, Rudi Pavsic, Livio
Semolic, Luigia Negro, Iole Namor, Maja Lapornik, Ivo Corva,
Walter Bandelj, Julijan Cavdek, Ezio Gosgnach e Anna Wedam quali
rappresentanti delle organizzazioni di riferimento della
minoranza linguistica slovena (Skgz/Slovensko Kulturno
Gospodarska Zveza - Unione Culturale Economica Slovena e Sso/Svet
Slovenskih Organizacij - Confederazione delle Organizzazioni
Slovene); Monica Hrovatin, Davide Stokovac-Stolli, Aldo Jarc,
Erik Figelj, Stefano Predan e Alan Cecutti, nominati quali
rappresentanti nella seduta del 23 novembre 2018 dall'Assemblea
degli eletti di lingua slovena nei Consigli degli enti locali del
territorio delle province di Trieste, Gorizia ed Udine;
Elisabetta Kovic, nominata dalla Commissione scolastica regionale
per l'istruzione in lingua slovena. Dei venti membri Cecutti
verrà surrogato con una designazione suppletiva in quanto
dimissionario.
L'assessore si è impegnato a riconvocare la Commissione
consultiva entro la fine di giugno.
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L'assessore regionale Pierpaolo Roberti presiede a Trieste la riunione della neoistituita Commissione regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena
Foto ARC