Sicurezza: Roberti, oltre 33mln nel triennio a favore del territorio
Udine, 8 feb - "Investiamo ingenti risorse sulla sicurezza
della nostra regione, oltre 33 milioni di euro nel triennio; lo
abbiamo già dimostrato con gli stanziamenti in legge di Stabilità
e lo confermiamo anche con l'approvazione del programma sicurezza
da parte del comitato tecnico dei comandanti dei corpi di polizia
locale che, per il 2019, prevede finanziamenti di parte capitale
per 3 mln di euro e di parte corrente per 1 mln e 400 mila euro.
A queste risorse si aggiungono, inoltre, i 3,5 mln del fondo
sulla sicurezza rivolto a tutti i Comuni".
Lo ha affermato l'assessore alle Autonomie locali del Friuli
Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, oggi a Udine nella sede della
Regione, in occasione della conferenza stampa in cui ha
illustrato il programma regionale di finanziamento in materia di
sicurezza dedicato ai 17 corpi di polizia locale per il 2019.
"Investiamo su un settore che riteniamo fondamentale sostenendo
le necessità dei Comuni e dei privati ma anche attraverso
contributi a favore di strutture commerciali, complessi sportivi
e luoghi di culto - ha chiarito Roberti -. Daremo linee di
indirizzo sulle iniziative finanziabili e trasferiremo le risorse
ai Comuni ma ogni Ente potrà agire in autonomia".
Nel dettaglio, i 3mln di euro vengono suddivisi in interventi
prioritari e non prioritari (1,8 mln e 1,2 mln): fra i primi
rientrano gli impianti di videosorveglianza e i sistemi di
lettura targhe, l'armamento per la polizia locale e le sedi di
polizia locale mentre per gli interventi non prioritari vi sono
sia quelli prioritari sia le dotazioni tecnico strumentali,
veicoli a motore e il potenziamento di diversi servizi fra cui
quelli informatici.
"Si tratta di una prima importante modifica rispetto al passato
che tiene conto sia delle esigenze dei Comuni di poter disporre
di una certa autonomia nell'utilizzo delle risorse sia
dell'amministrazione regionale di poter stabilire le linee di
indirizzo" ha aggiunto l'esponente della Giunta Fedriga.
Il criterio di riparto per gli interventi prioritari dei 17
comandi di polizia locale prevede 970 mila euro suddivisi in una
quota fissa di 50mila euro per tutti i Comuni che sale a 80mila
euro per i capoluoghi di provincia; 747 mila euro suddivisi in
base alla popolazione residente e 83 mila per numero di
operatori.
"Se verranno utilizzate queste prime risorse - ha continuato
Roberti - i Comuni potranno accedere a quelle destinate agli
interventi non prioritari".
La parte corrente (1,4 mln) è invece suddivisa in 900mila euro
per l'ordinaria amministrazione ripartiti secondo una quota fissa
e in base ad una quota proporzionale alla popolazione residente e
500mila euro a bando per tutti i Comuni su progetti specifici
volti al contrasto di mirati fenomeni criminosi.
"La quota fissa è stata scelta - ha precisato Roberti - per non
penalizzare i piccoli Comuni poco popolati che hanno necessità di
investire sul territorio e di installare o implementare i sistemi
di videosorveglianza. Nelle aree di confine, ad esempio, questi
sistemi sono particolarmente importanti per presidiare gli
accessi in regione".
A queste risorse, si aggiunge il fondo sulla sicurezza che conta
su una dotazione di 3,5 mln di euro a favore di tutti i Comuni.
La ripartizione prevede una quota fissa pari a 10 mila euro e la
restante parte suddivisa in quota proporzionale alla popolazione
residente. Roberti ha spiegato che la Regione trasferirà,
all'Ente che ne farà richiesta, la quota parte e per i Comuni in
cui è presente un corpo di polizia locale, per i contributi a
privati, dovrà essere pubblicato un bando in base alle linee di
indirizzo regionali con gli interventi finanziabili.
"I Comuni in cui non vi è la presenza del Corpo di polizia locale
- ha indicato Roberti -, con la quota fissa, non riceveranno mai
meno di 10mila euro per dare una risposta concreta al
territorio".
Con il Programma sono definite le situazioni di criticità in
ambito regionale, con riferimento alle politiche della sicurezza,
alla qualità della vita, all'ordinata e civile convivenza e
vengono individuati gli interventi connessi alle funzioni di
polizia locale dei Comuni singoli e associati dotati di un Corpo
di polizia locale, nonché gli interventi in materia di sicurezza
relativi a progetti locali dei Comuni singoli e associati.
"Vogliamo confermare queste risorse - ha precisato Roberti -
anche negli anni successivi per dare concrete risposte alle
esigenze dei territori che abbiano o meno la presenza del corpo
di polizia locale".
Roberti ha poi informato sulla volontà di rivedere la legge
regionale 9 del 2009: "dieci anni fa è stata una buona norma ma
nel tempo è stata svuotata di contenuti; va quindi riformata e su
questo stiamo lavorando".
ARC/LP/
Sicurezza: Roberti, oltre 33mln nel triennio a favore del territorio