Trieste, 10 nov - Il disegno di legge di riordino degli enti
locali del Friuli Venezia Giulia è stato approvato dalla Giunta
regionale in via definitiva, eliminando così l'obbligatorietà di
adesione alle Unioni territoriali intercomunali (Uti) e
introducendo la possibilità di scioglimento delle stesse Uti ad
eccezione delle quattro che includono Trieste, Udine, Gorizia e
Pordenone al fine di salvaguardare la continuità gestionale di
funzioni sensibili quali, ad esempio, l'edilizia scolastica.
"Siamo riusciti a ridare dignità ai sindaci - afferma l'assessore
regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti - che,
supportati dalla Regione, potranno decidere dove, come e con chi
collaborare".
"In quest'ultima fase - spiega Roberti, evidenziando la
condivisione del provvedimento con il vicegovernatore Riccardo
Riccardi, delegato alla Salute - abbiamo recepito la richiesta
del Cal di prevedere che la delimitazione territoriale degli
Ambiti Sociali dei Comuni venga definita con deliberazione della
Giunta regionale anziché in legge".
"Fin dal nostro insediamento - prosegue l'assessore - avevamo
affermato la volontà di assicurare al sistema la massima
elasticità, garantendo ai territori la possibilità di
autodeterminarsi e, quindi, di decidere con chi volevano
collaborare".
"Inserire nella norma le tabelle territoriali - sottolinea
Roberti - avrebbe reso il procedimento più complesso mentre,
facendo nostra la richiesta espressa dai sindaci, semplifichiamo
la creazione degli Ambiti Sociali e, nel momento in cui un Comune
vorrà transitare da uno all'altro, sarà sufficiente una nostra
delibera per renderlo operativo in qualche settimana".
ARC/FC
L'assessore FVG alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti
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