Brugnera (Pn), 26 giu - Innovazione, export, formazione mirata,
reti d'impresa, sburocratizzazione.
Sono questi i pilastri su cui il distretto del mobile pordenonese
ha accresciuto la propria competitività resistendo alla crisi
negli ultimi dieci anni.
È quanto ha potuto constatare oggi l'assessore regionale alle
Attività produttive, Sergio Emidio Bini, nel corso di un road
show attraverso le principali realtà imprenditoriali del Cluster
legno arredo nel triangolo industriale compreso tra Brugnera,
Prata di Pordenone e Pasiano di Pordenone.
"Mi è stato chiaro fin dall'inizio del mio mandato che l'azione
di governo della Regione doveva imprimere un'accelerazione a quei
processi di accrescimento della competitività delle nostre Pmi in
grado di metter in stretta correlazione la formazione delle
risorse umane con gli investimenti in innovazione, raccogliendo
direttamente dagli imprenditori le istanze del settore" ha
rilevato Bini.
L'assessore ha fatto dapprima visita all'istituto Isis Carniello
di Brugnera dove ha incontrato i dirigenti scolastici.
"L'importanza fondamentale della formazione rispetto alle nuove
esigenze delle imprese è un tassello chiave per garantire
sviluppo economico e occupazionale" ha detto Bini ricordando che
la Regione ha individuato nella nuova Agenzia regionale
Lavoro&SviluppoImpresa il soggetto più idoneo a coordinare il
processo di raccordo tra formazione, offerta e domanda di lavoro.
La scuola si articola su due indirizzi, uno di grafica e
comunicazione afferente all'istituto tecnico, ed uno di design
del mobile, afferente all'istituto professionale, per un numero
complessivo di 480 studenti; le iscrizioni sono in aumento, tanto
che il prossimo anno scolastico inizierà con sei classi prime a
fronte di due classi quinte uscenti. Tra i 50 diplomati di
quest'anno il 40 per cento è già stato contattato per un
contratto di lavoro.
Secondo Bini "il segnale che ci danno le aziende è chiaro: le
imprese richiedono soprattutto manodopera specializzata con alte
qualifiche nell'utilizzo dei nuovi macchinari e nella conoscenza
delle lingue, nonché sviluppatori software con padronanza di
diversi linguaggi di programmazione".
L'assessore ha poi fatto visita alla Santa Lucia Mobili di Prata
di Pordenone (21,5 milioni di euro di fatturato di cui 3 milioni
da export e 150 addetti). Una realtà che Bini ha definito
"eccellenza del settore per la capacità di attraversare la crisi
e rialzarsi da sola facendo leva su spirito imprenditoriale e
tenacia nella ricerca di mercati esteri, anche di non facile
approccio".
L'internazionalizzazione e l'innovazione tecnologica sono le leve
del successo anche per la San Giacomo di Pasiano di Pordenone,
detentrice del marchio Mesons, che ha recentemente rivisto tutto
il proprio processo produttivo.
"Gli imprenditori ci confermano che la Regione deve investire
risorse per lo sviluppo delle reti d'impresa e per
l'internazionalizzazione, oltre ad incidere profondamente sui
processi di semplificazione delle procedure, cosa che abbiamo
fatto introducendo la misura del credito d'imposta. Il prossimo
passo saranno investimenti mirati sulle Pmi affinché vi sia un
sostegno concreto nella valorizzazione delle risorse umane e
nell'innovazione dei processi produttivi" ha concluso Bini.
Il road show è stato organizzato in collaborazione con il
direttore del cluster Legno arredo, Carlo Piemonte, secondo cui
"il distretto del Mobile è una locomotiva della nostra Regione".
Il solo settore arredo impiega oltre 7.000 persone. I dati export
registrano 791 milioni di euro per il 2018 con una crescita di
quasi 30 milioni rispetto all'anno precedente (fonte Monitor
Intesa San Paolo). Un distretto che pesa quasi il 30% del valore
dell'export complessivo di tutti i distretti regionali.
ARC/SSA/ep
L'assessore regionale alle Attività produttive in visita alle realtà produttive del distretto del Mobile di Brugnera
Foto Regione FVG
L'assessore regionale alle Attività produttive in visita alle realtà produttive del distretto del Mobile di Brugnera
Foto Regione FVG