Oggi il sopralluogo nell'area di volo dismessa tra Pasian di
Prato e Campoformido
Udine, 7 apr - "L'area dismessa di 14mila metri quadrati
dell'ex aeroporto di Udine 'Cavalieri dell'aria', che ricade tra
i Comuni di Pasian di Prato e Campoformido, ha grandi
potenzialità: va recuperata tramite progetti non solo di
sperimentazione tecnico-scientifica ma anche per la realizzazione
di un parco fotovoltaico e per iniziative di tipo culturale".
Lo hanno detto questa mattina l'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro e
l'assessore regionale al Patrimonio e Demanio Sebastiano Callari
durante un sopralluogo degli spazi dell'ex aeroporto di Udine
"Cavalieri dell'aria", una vasta area di proprietà della Regione
che si estende tra i Comuni di Pasian di Prato e Campoformido.
"Il progetto dal quale siamo partiti per questa strategica zona è
quello di far volare gli aerei con l'idrogeno, in forma
sperimentale - ha detto Scoccimarro -. In tal senso un progetto
di start-up va incentivato e ci sono già delle idee per
raggiungere questo importante traguardo, anche se i tempi non
saranno brevissimi. Ci poniamo l'obiettivo di produrre idrogeno
da energia pulita fotovoltaica".
L'area, su cui insistono nove hangar e strutture di servizio
minori, non è più utilizzata per la sua funzione originaria di
aeroporto: è dismessa dalla fine degli Sessanta del secolo
scorso. Gli spazi sono rimasti di fatto quelli di un tempo, pur
in significativa decadenza, con presenza di velivoli e di
numerose testimonianze storiche, tra cui una mostra allestita in
passato dall'istituto scolastico Malignani, con reperti d'epoca e
pannelli esplicativi di grandi dimensioni, tutti dedicati al volo.
"Intendiamo recuperare questa vasta area, di proprietà della
Regione, con più tipi di progettualità, poiché si presenta di
interesse sotto molteplici punti di vista - ha detto Callari -.
Il nostro intendimento è di trovare insieme delle soluzioni per
valorizzare un sito così importante e in disuso da troppo tempo,
e dare una nuova sistemazione alle testimonianze storiche ancora
presenti in loco. Accanto agli hangar ci sono poi le piste di
volo, oggi dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, ma di
interesse della Regione che potrebbe acquisirle a fronte di un
valido e fattibile progetto. Si può pensare, infine, anche se al
momento è solo un'idea, a un utilizzo della zona da parte della
Protezione civile".
"L'obiettivo della Regione è di utilizzare gli spazi militari
dismessi, come in questo caso, per l'installazione di pannelli
fotovoltaici e quindi per la produzione di energia pulita - ha
ribadito Scoccimarro -. Questo vale per tutto il territorio del
Friuli Venezia Giulia dove, durante la Guerra fredda, era
dislocato un terzo delle Forze armate, con conseguente presenza
di numerose caserme, oggi quasi tutte in disuso. Per il
fotovoltaico sono interessate pure le aree industriali dismesse,
e anche non dismesse, per non togliere spazio all'agricoltura,
perché nella nostra regione il primo settore è di eccellenza".
Callari e Scoccimarro hanno poi convenuto su un altro tipo di
recupero dell'area, legata al suo ruolo storico. L'intendimento è
quello di valorizzare il materiale della mostra del Malignani e
quello eventualmente portato da appassionati (aerei, prototipi,
alianti, motori): ricordi importanti di quello che fu questo
aeroporto, sia in passato sia in epoche più recenti. Senza
dimenticare il patrimonio delle Frecce Tricolore, fiore
all'occhiello delle nostre Forze armate e biglietto da visita in
Italia e nel mondo.
Il fine, con il supporto della Regione e di concerto con i due
Comuni interessati, è quello di creare un'attrattiva
turistico-museale, bonificando il sito con l'abbattimento delle
strutture fatiscenti e recuperando quelle di valore storico, in
seno a una generale riqualificazione della zona. Su tutto ciò
Callari e Scoccimarro si confronteranno coi colleghi di Giunta e
coi primi cittadini di Pasian di Prato e Campoformido, oggi
rappresentati rispettivamente dai vicesindaci Ivan Del Forno e
Christian Romanini.
ARC/PT/ma
Un momento del sopralluogo
Assessori Callari e Scoccimarro visitano il vecchio allestimento museo del Malignani