Ambiente: Scoccimarro, affrontare tema Tagliamento con responsabilità
Udine, 9 feb - "Il problema delle casse di espansione è
superato, non esiste più. La loro menzione nell'aggiornamento del
piano di gestione del rischio alluvioni redatto dall'Autorità di
bacino è un refuso che verrà rettificato con apposito atto". È quanto ribadito dall'assessore alla Difesa dell'Ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro nel corso di un
incontro con 22 sindaci del Friuli Collinare e del Pordenonese
riunitisi a Colloredo di Monte Albano su invito del consigliere
regionale Leonardo Barberio.
"Siamo riusciti a evitare, con il nostro parere negativo a
dicembre 2020 - ha detto l'esponente dell'esecutivo Fedriga nel
corso dell'incontro - un'opera dannosa per il territorio. Abbiamo
già avviato opere nel basso corso e altre partiranno a breve
perché non possiamo più stare fermi; bisogna superare, con
responsabilità istituzionale, le 'rivalità' esistenti perché
nessuno vuole danneggiare alcun territorio, bensì salvaguardare
la vita umana in caso di calamità naturali come quelle del 1966 o
quella verificatasi in occasione della tempesta Vaia quando non
ci furono intervalli tra una piena e l'altra". Nel piano dell'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi
orientali figura ancora l'opera di Pinzano denominata
ponte-traversa "un'idea, non un progetto - specifica l'assessore
-, individuata dal Laboratorio Tagliamento e approvata dai
sindaci e loro delegati di tutto il corso. Curiosa poi la
giravolta di ex assessori, ora consiglieri regionali, che allora
avevano approvato il piano con relativa delibera e oggi invece
gridano allo scandalo". A fronte della dichiarata opposizione dei sindaci alla
realizzazione dell'opera a monte, Scoccimarro ha ribadito come
"nessuno ha in mente di danneggiare il territorio. Lasciare la
situazione inalterata è una grossa responsabilità: va trovata una
via da percorrere, non ci si può limitare a dire no. Bisogna
individuare un'alternativa al ponte-traversa? Gli strumenti che
abbiamo già messo in campo prevedono di continuare il percorso
del Mab Unesco al fine di raggiungere la massima condivisione con
i sindaci e portatori d'interessi del Tagliamento sull'intera
valorizzazione del territorio". "Con questo iter - ha concluso Scoccimarro - si potranno
sviluppare tutti gli studi di dettaglio che possano individuare
le soluzioni alternative attraverso un Contratto di Fiume che
definisca le opere e le prospettive, anche superando ed
aggiornando il lavoro prodotto dal Laboratorio Tagliamento,
comprese le compensazioni economiche".
ARC/COM/al/ma
Una fase dell'incontro svoltosi a Colloredo di Monte Albano
Una fase dell'incontro svoltosi a Colloredo di Monte Albano
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